Potenziare le conoscenze tecniche e scientifiche delle donne e renderle protagoniste dell’innovazione e delle imprese 4.0: questo l’obiettivo di ‘STEM in rosa’, calendario di laboratori, seminari, mostre ed eventi promossi dalla Regione Veneto nelle sette province venete per il mese di giugno. Un’iniziativa che già nell’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) indica la sua finalità: portare le donne a studiare, pratica e padroneggiare le materie scientifiche e tecnologiche, ‘passaporto’ indispensabile per il mercato del lavoro.
L’iniziativa rientra tra i progetti finanziati quest’anno dalla Regione (assessorato al lavoro e alla formazione) con 3 milioni di euro nell’ambito della Direttiva “Protagonisti del cambiamento” (Dgr 1311/2018) per qualificare l’occupazione delle donne nel mondo nel mondo del lavoro.
Dopo il primo seminario organizzato dal Cpv martedì 5 a Vicenza, nella sede della Camera di Commercio dal titolo “Donne nell’industria 4.0”, che ha visto un numero di iscrizioni più che doppio rispetto ai posti previsti, il calendario di “STEM in rosa” propone – trai vari eventi – un laboratorio a Rovigo venerdì 7 giugno sugli ‘approcci inediti al Fashion design’ organizzato da Apindustria Servizi, un convegno il 18 giugno nella sala della Gran Guardia di Rovigo sul lavoro che passa dalla rete “Un network di opportunità”, un laboratorio a Padova il 24 giugno, nella sede regionale di Enaip, su cosa sono le STEM e quali opportunità offrono nel mercato del lavoro presente e futuro, altri tre laboratori, sempre lunedì 24 a Padova, presso l’Istituto Barbarigo e la Libreria delle donne, una giornata di confronto con docenti, ricercatrici, matematiche e ingegneri al Centro San Gaetano di Padova il 26 giugno sul tema “Quando scienza e donne fanno squadra” con Giulia Manzetti, ingegnere spaziale dell’Esa e Irene Mammarella, docente dell’Università di Padova.
“Obiettivo di questi eventi – sottolinea l’assessore al lavoro Elena Donazzan – è porre l’attenzione sul tema “stem al femminile” non in modo oppositivo rispetto alle figure professionali “maschili”, ma come necessaria valorizzazione della cultura tecnica e della ricerca scientifica, che vede molte donne protagoniste. Ci sono luoghi comuni, pregiudizi e barriere mentali da superare nella scuola, nel modo del lavoro e nell’opinione pubblica che portano a considerare gli ambiti scientifici come una naturale riserva di interessi e professioni maschili. Con questa iniziativa, così capillare nel territorio e trasversale ai vari mondi della scuola, della formazione e del lavoro, intendiamo superare i luoghi comuni , condividere esperienze di successo e convincere le donne che nel prossimo futuro non esisteranno più ‘lavori per uomini’ e ‘lavori per donne’”.
Eventi, seminari, mostre interattive, momenti di confronto di “STEM in rosa”, sono organizzati dagli enti di formazione accreditati sui temi di industria 4.0, autoimprenditorialità, artigianato digitale, designer industriale e organizzazioni green, in tre diverse sessioni: giugno 2019, ottobre 2019 e l’inizio del 2020.