Gli agenti del Nucleo operativo e del Servizio Sicurezza urbana della Polizia locale avevano da tempo concentrato l’attenzione su quel locale, contestando a più riprese che servisse superalcolici a minorenni e che costituisse una base di spaccio per i pusher attivi in zona. Ora, a certificare il buon operato del Corpo, è arrivata anche la chiusura dell’esercizio per 15 giorni disposta dal questore di Venezia Maurizio Masciopinto. La misura è stata notificata questo pomeriggio dagli agenti del Servizio Sicurezza urbana e del Nucleo operativo della Polizia locale al titolare del bar situato all’angolo tra via Manin e via San Rocco a Mestre. Di conseguenza l’esercizio pubblico dovrà tenere le saracinesche abbassate per le prossime due settimane.
La decisione del Questore è giunta sulla base della documentazione raccolta dalla Polizia locale in collaborazione con la sezione di Polizia amministrativa della Polizia di Stato. A inizio giugno, infatti, al gestore del locale erano state contestate delle sanzioni per aver servito “shottini” ad alcuni minorenni, mentre a inizio maggio, grazie al fiuto dell’unità cinofila, uno spacciatore venne sorpreso mentre nascondeva della cocaina dietro a uno specchio del bagno. Pochi giorni più tardi, infine, gli agenti del Servizio Sicurezza urbana, in borghese, riuscirono ad arrestare uno spacciatore subito dopo aver assistito alla vendita di stupefacente a un cliente a Mestre. L’uomo finito in manette era stato visto fare la spola tra il bar di via Manin e un altro esercizio pubblico di via Torre Belfredo.
Dopo i 6 verbali contestati per somministrazione di alcol a minori è stato aperto dal Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Venezia un procedimento da parte dell’Ufficio commercio per l’eventuale sospensione della licenza al gestore del bar.