E’ stato presentato questa mattina all’Ospedale dell’Angelo di Mestre il progetto potenziato di pratica sportiva per le donne operate al seno, promosso dalla sezione veneziana della Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori – in collaborazione con il Canoa Club Mestre asd, la Breast Cancer Unit dell’Ulss 3 Serenissima, i Reparti di Fisioterapia, Medicina dello Sport e dell’esercizio fisico dell’azienda sanitaria locale.
All’incontro sono intervenuti la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, i responsabili della Breast Unit dell’ospedale all’Angelo di Mestre, Guido Papaccio, e di Medicina fisica e riabilitazione, Alessandro Boccignone, la referente di Medicina dello sport dell’ospedale di Noale, Maria Piera Vettori, il presidente del Canoa Club Mestre, Diego Dogà, la presidente e il responsabile scientifico della sezione provinciale di Venezia della Lilt, Maria Grazia Cevolani e Carlo Pianon, e Manuela Pieretto in rappresentanza della squadra Pink Fire.
Un progetto innovativo – hanno spiegato gli organizzatori – perché basato su un approccio multidisciplinare, che consentirà alle donne operate al seno di praticare gli sport con la pagaia, tra cui il dragon boat.
Dopo l’intervento chirurgico, oggi ormai praticato con tecniche sempre meno invasive, le pazienti saranno visitate prima da un fisiatra, che ne valuterà l’idoneità nel processo riabilitativo, e poi da uno specialista in Medicina dello sport, che le seguirà fino al momento della completa ripresa funzionale. Se i controlli daranno esito positivo, le donne operate al seno potranno iniziare la preparazione atletica sia in palestra che in piscina, grazie alla collaborazione tecnica della Serenissima Nuoto, per il nuoto adattato, e del Club Sommozzatori Mestre, per le tecniche respiratorie e il rilassamento per apnea. Alla fine del percorso potranno infine iniziare la pratica sportiva al Canoa Club di Mestre, dove saranno seguite da istruttori federali specializzati nel settore della disabilità. I progressi e le eventuali difficoltà saranno registrati sulle personali schede clinico/sportive di ciascuna paziente, per poter adattare il programma di riabilitazione in base alle specifiche esigenze.
“Un progetto importante – ha commentato la presidente Damiano – che grazie al lavoro in sinergia tra varie realtà contribuisce ulteriormente a migliorare la qualità di vita delle donne operate al seno. Un’attività di riabilitazione che si affianca alle numerose iniziative di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno alle quali come Comune di Venezia lavoriamo da tempo, non solo in occasione di ‘Ottobre Rosa’, ma anche nell’arco di tutto l’anno”. La presidente ha poi ricordato in particolare il “Vaporetto Rosa”, che nell’ottobre scorso ha girato la città con a bordo medici specializzati per dare informazioni sulla prevenzione e lo screening ed per effettuare visite senologiche gratuite. “Una proposta – ha evidenziato Damiano – che ha avuto molto successo e che mi auguro di poter riproporre anche quest’anno”.