“La città di Venezia ha grandi potenzialità e Porto Marghera potrebbe rivelarsi un fondamentale motore d’innovazione”. Con queste parole l’assessore all’Ambiente, Massimiliano De Martin, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale all’assemblea pubblica del Cluster “Spring” in corso di svolgimento questo pomeriggio nell’auditorium del Campus scientifico dell’Università Ca’ Foscari in via Torino a Mestre. L’incontro si intitola “Una bioeconomia sostenibile e circolare per l’Italia” e riunisce alcuni tra i più importanti soggetti operanti nel settore della chimica verde.
“Lavorare in concreto per passare dalla green economy alla bioeconomia è necessario – ha dichiarato l’assessore De Martin – La nostra città ha un territorio delicato che si caratterizza per la presenza dell’area industriale più estesa d’Italia, con i suoi 2.200 ettari. Va da sé che esiste anche un problema di riconversione territoriale in chiave proprio di bioeconomia. Puntiamo a una rigenerazione in grado di allocare nuove realtà che puntino su sviluppo e ricerca nel settore. L’Amministrazione nel frattempo non è rimasta ferma, anzi – ha continuato l’assessore -, l’anno scorso per esempio abbiamo aggiornato il Paes (il Piano di azione per l’energia sostenibile) aderendo alla rete di grandi città C40. Aggiornando il documento abbiamo certificato di aver raggiunto gli obiettivi di Kyoto 2020 con quattro anni d’anticipo, il 31 dicembre 2016. Dati che non tengono conto delle ulteriori delibere, ancora più performanti, approvate nel 2017 e nel 2018, tra cui l’introduzione di autobus elettrici al Lido di Venezia, che diventerà la prima ‘green island’. Nel Piano degli interventi – ha puntualizzato De Martin – abbiamo inserito azioni per il rilancio dell’agricoltura, settore potenzialmente foriero di nuove realtà imprenditoriali, e abbiamo quasi ultimato il ‘Piano dei casoni’, per un loro futuro rilancio. Il ruolo dell’Amministrazione è creare strumenti che si rivelino volàno per l’economia attraverso la pianificazione del territorio, per questo abbiamo investito molto nella raccolta differenziata. In terraferma abbiamo un tasso di raccolta del 73%, in centro storico partivamo dal 23% iniziale e, nel giro di un anno, abbiamo superato il 35%. Ora – ha concluso l’assessore – dobbiamo costruire un percorso virtuoso creando una nuova catena di valori per i materiali da riciclare e trasformare, e l’area di Porto Marghera potrebbe rivelarsi molto appetibile da questo punto di vista. I rifiuti sono il nuovo petrolio, e sul loro trattamento Venezia ha enormi potenzialità”.
L’intervento dell’assessore è stato preceduto dai saluti al Cluster di Pietro Riello, direttore del Dipartimento di Scienze molecolari e nanosistemi di Ca’ Foscari, e di Mauro Trapani, direttore dell’Area Sviluppo economico della Regione Veneto. In programma gli interventi di numerosi rappresentanti del mondo istituzionale (locale, nazionale ed europeo), dell’industria, dell’associazionismo, dell’agricoltura e del lavoro, anticipati dal discorso della presidente del Cluster Spring, Catia Bastioli. Nel corso del pomeriggio di lavori si è discusso soprattutto di bioeconomia sostenibile e circolare, di filiere e rigenerazioni territoriali e culturali.
I Cluster tecnologici nazionali sono reti aperte e “inclusive” formate dai principali soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale nella ricerca industriale, nella formazione e nel trasferimento tecnologico. Sono associazioni che quindi coinvolgono imprese, università e istituzioni, oltre che ricercatori e incubatori di start-up. Il Cluster della chimica verde Spring è nato nel 2014 e conta oggi più di 100 associati.