“Sono al fianco degli operatori dei settori del turismo e dell’agroalimentare duramente colpiti dal nuovo Dpcm. Spiace che il ministro Dario Franceschini abbia speso parole, certamente legittime, solo a favore del mondo del teatro e del cinema, ma non abbia detto nulla sul settore del turismo che da solo produce il 13% del Pil nazionale”. A dirlo è l’assessore al Turismo e all’Agricoltura Federico Caner commentando le nuove misure anti-contagio prese dal governo.
Prosegue l’assessore: “L’agroalimentare in Veneto vale 5,7 miliardi di euro, il drastico crollo delle attività della ristorazione che seguirà alle chiusure anticipate previste dal nuovo Dpcm peserà sulla vendita di molti prodotti agroalimentari come vino, carne e pesce, salumi e formaggi di alta qualità che vengono per lo più consumati fuori casa. È necessario che alle limitazioni delle attività di impresa faccia seguito un adeguato sostegno economico che copra l’intera filiera”.
Quella di ieri è stata una giornata nera anche per il settore termale: gli stabilimenti italiani e veneti hanno ricevuto numerose disdette da parte dei clienti. “Accolgo anche l’appello di Federalberghi Terme per ribadire a tutti che le terme sono aperte e sono un luogo sicuro. – interviene Caner – Molti sono gli italiani caduti nel malinteso di credere che le nuove misure di contenimento da Covid-19 abbiano sancito la chiusura delle terme. Non è così. Gli stabilimenti con presidio sanitario, che sono la stragrande maggioranza delle terme venete, possono continuare a offrire i propri servizi”.
La richiesta dell’assessore Caner è duplice: “Chiediamo lo stato di crisi anche per il mondo del turismo, e misure urgenti di sostegno per entrambi i settori”.