Azienda in crisi? Ecco come agire e chiudere anche i debiti

Usate la legge per chiudere l’azienda e uscire dalla crisi.

Volete chiudere l’azienda ma non avete risorse economiche per farlo? Ogni giorno aumentano i debiti?  Vi hanno sempre detto di andare da un Notaio e convocare un’assemblea straordinaria dei soci e mettere in liquidazione la società. In pratica si eseguono tutte quelle operazioni per fare in modo che a fine liquidazione, rimanga una situazione con crediti e debiti azzerati. L’eventuale rimanenza di denaro potrà essere ripartita tra i soci. L’ultima operazione da eseguire è il deposito del bilancio di liquidazione alla Camera di Commercio e procedere alla cancellazione dal Registro delle Imprese.

CON L’ATTUALE CRISI E’ PRATICAMENTE IMPOSSIBILE CONTINUARE 

EVITATE DI RIMANERE INCASTRATI NEI DEBITI 

Grazie ad un protocollo d’intesa potete chiudere qualsiasi tipo di società rispettando la legge senza spendere soldi di un notaio, spesso senza pagare i debiti ma riaprendo una nuova azienda sana e senza debiti. 

LA PANDEMIA ECONOMICA 

POTETE EVITARLA SOLO AGENDO

Bisogna fare una distinzione tra società di persone e di capitali. In entrambe i casi si può agire ma con diverse procedure.

Innanzitutto è bene precisare quali sono le cause di scioglimento di una società previste dalla legge e in particolare dall’articolo 2272 del c.c.

  1. decorrenza del termine di durata previsto dallo statuto societario;
  2. raggiungimento dell’oggetto sociale o sopravvenuta impossibilità di conseguirlo;
  3. volontà di tutti i soci;
  4. in mancanza del corretto numero di soci e se non viene ricostituito entro sei mesi;
  5. per eventuali altre cause previste dallo statuto societario.

In linea di massima, se sussistono le condizioni stabilite dai punti 1, 2 e 4, le così dette cause legali, è sufficiente la dichiarazione dell’amministratore trascritta nel Registro delle Imprese. Anche per il punto 5 si può ritenere sufficiente tale dichiarazione visto che non interviene la volontà dei soci, già espressa al momento dell’atto notarile per la costituzione della società. I Professionisti Etici vi aiuteranno a redigere  la dichiarazione dell’amministratore e depositarla presso il Registro delle imprese, attivando la procedura di cancellazione

Grande attenzione dovete porre alla dichiarazione che potrebbe essere contestata dalla Camera di commercio. Ecco perchè, pur spiegando in questo articolo la procedura , sconsigliamo il  fai da te.

Il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) nella circolare nr. 94215 del 19/05/2014, ha tenuto a chiarire come accertare le cause legali dello scioglimento. Ecco perchè  è assolutamente opportuno che l’assemblea straordinaria dei soci abbia dimostrato la volontà di non cambiare l’oggetto sociale. Altro aspetto da considerare è il bilancio finale di liquidazione. Il documento, durante la fase di scioglimento e liquidazione, non presenta l’obbligo di essere depositato presso il Registro Imprese. La cosa importante è che abbia l’attivo pari a zero a prescindere dal saldo finale delle passività.

In pratica il bilancio finale di liquidazione può presentare un deficit patrimoniale a causa di residui debiti

non saldati dovuti ad incapienza dell’attivo.

Una volta terminata anche la fase di liquidazione finalmente può essere richiesta la cancellazione della società dal Registro delle Imprese.

ECCO  LA LIQUIDAZIONE SEMPLIFICATA  DI UNA SRL

Da non molto tempo è stata introdotta la possibilità di sciogliere una società SRL con una procedura semplificata che evita di dover far intervenire un notaio. Sono tre le fasi che portano alla cancellazione di una società di capitali:

  • verifica delle cause dello scioglimento;
  • liquidazione;
  • cancellazione dal Registro delle Imprese.

Tra le possibili cause di scioglimento rientrano:

  1. impossibilità di funzionamento;
  2. conseguimento dell’oggetto sociale o sopravvenuta impossibilità di conseguirlo;
  3. reiterata mancanza di attività dell’assemblea dei soci;
  4. dichiarazione di nullità della società;
  5. riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo stabilito dalla legge;
  6. impossibilità di liquidare la quota di un socio che ha esercitato il diritto di recesso;
  7. per deliberazione dell’assembla;
  8. per altre cause previste dall’atto costitutivo o dallo statuto societario.

Tutte queste cause appena elencate operano di diritto. Un fatto importante da sottolineare, perché non richiedono nessun tipo di accertamento come una delibera da parte dei soci, o un decreto di un Tribunale e, di conseguenza, nemmeno il ricorso ad un atto pubblico notarile.Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito che anche il verbale di nomina del liquidatore non deve necessariamente avere la forma dell’atto pubblico. È sufficiente una semplice delibera dell’assemblea.

RITROVATE LA SERENITA’ DI DORMIRE

A nessuno piace chiudere una società in cui si è speso denaro , tempo  e passione. Ma dovete vivere sereni e la gravissima crisi COVID , vero o falso che sia il virus, è causa di forza maggiore.Sapere che ci sono procedure semplificate, e la possibilità di non doversi sempre rivolgere ad un notaio, è senza dubbio un grosso vantaggio per snellire, da una parte le operazioni burocratiche, e dall’altra ridurre al minimo i costi.

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