L’attività venatoria non sarà piu’ libera come adesso se la Regione Veneto si troverà costretta ad uscire dalla zona gialla. In caso di zona arancione infatti la caccia e la pesca dilettantistica saranno consentite solamente nell’ambito del Comune mentre in zona rossa è proibita completamente qualsiasi attività.
Giova ricordare che la pratica venatoria in Veneto, per intervento della Associazioni ambientaliste, ha subito già importanti limitazioni, essendo state escluse alcune specie di avifauna dal Calendario venatorio veneto.
In alcuni paesi europei come nel Regno Unito, in cui le doppiette godono di ampli privilegi, è previsto lo stop tout court alla pratica dal 5 novembre al 2 dicembre e la chiusura dei poligoni di tiro, per ridurre i contatti fra le persone.
Da segnalare la situazione in Islanda in cui il Governo ha incoraggiato la popolazione a fare escursioni negli ambienti naturali, invitando tuttavia i cacciatori a starsene a casa.
Tutto questo dimostra la sensibilità delle Istituzioni in un ambito che ha visto prevalere troppo le istanze del mondo venatorio, a scapito dell’interesse primario collettivo della tutela della Natura.
di Chiara Tosi