Iren è una holding industriale con sede a Reggio Emilia. E’ una delle più importanti multiutility italiane ed è attiva con Iren Energia e Iren Luce Gas e Servizi nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento. Con Ireti, Iren Acqua e Iren Ambiente è presente, poi, nella gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. Ha oltre 8.000 dipendenti, e 1,9 milioni di clienti nel settore energetico.
I bilanci
L’azienda, con ricavi 2019 a 4,3 miliardi (in crescita del 6% sul 2018) e un EBITDA in calo del 5% (a 0,92 miliardi, contro 0,97 dell’esercizio precedente), ha chiuso l’anno con un risultato netto di 237 milioni (da 242). Per il 2020 il CdA non segnala particolari impatti sui bilanci (marginalità in primis) nonostante l’attuale emergenza sanitaria. In base ai dati del 30/09/20 si registrano su settembre 2019 ricavi in flessione del 18% (per il calo dei prezzi delle commodities energetiche). EBITDA e risultato netto in calo del 3 e 18%. In crescita l’indebitamento finanziario sia sul 31/12/19 che sul 30/09/19 (2.915 milioni contro 2.706 e 2.615), per l’effetto di nuovi investimenti (e qualche ritardo negli incassi). Dividendo 2019 di 0,0925€ per azione (pagato questo giugno), previsto in ulteriore crescita nei prossimi anni.
L’andamento delle quotazioni
Dopo un massimo toccato a febbraio a 3,10€, il titolo ha subito un repentino crollo a seguito dell’emergenza internazionale, arrivando a scivolare sotto 1,8 euro a metà marzo (analogamente a quanto successo ai già analizzati Leonardo, Autogrill, Terna e Cerved (https://www.ilgiornaledeiveronesi.it/pillole-di-borsa-da-piazza-affari-leonardo-spa/). Ha, poi, sempre oscillato, salvo brevi eccezioni, tra i 2,05 e 2,25 euro (2,08 la chiusura del 20/11).
L’analisi
Premesso e sottolineato che lo scopo del presente documento è solo informativo, e non è finalizzato, in nessun modo, a raccomandare l’investimento, o il disinvestimento, in strumenti finanziari, è possibile che le quotazioni del titolo nelle prossime 4/5 settimane possano spingersi sino in area 1,95 (senza escludere temporanee sortite attorno ai 1,85€). Nonostante la notevole ripresa dei corsi, permangono ancora incertezze (per la difficile transizione post-elettorale americana e per il rischio di un peggioramento della gestione sanitaria di diversi paesi). In caso di prosecuzione dell’attuale scenario, potrebbe essere ritestato il range 2,25-2,35 (orizzonte 4/5 settimane).
Matteo Peretti