Previste specifiche agevolazioni ed esenzioni per le attività danneggiate dal Covid 19.
Entro il 16 dicembre va pagato il saldo dell’IMU dovuta per l’anno 2020.
La data del 16 dicembre 2020 coincide anche con la scadenza di pagamento dell’intera imposta dovuta per l’anno 2020 per coloro che si sono avvalsi del differimento del termine della rata di acconto dell’IMU 2020 deciso dalla giunta a giugno per andare incontro ai cittadini e alle imprese in difficoltà economica a causa del Covid-19.
Le agevolazioni previste dal Comune
Com’è noto, dal 2020 non esiste più la Tasi, mentre per l’Imu sono state determinate nuove aliquote e agevolazioni.
In particolare, l’amministrazione comunale ha previsto agevolazioni per i fabbricati posseduti ed utilizzati da un soggetto per attività di negozio-bottega, bar, ristoranti e laboratorio artigianale (aliquota dello 0,76% anziché aliquota ordinaria dell’1,06%).
La stessa aliquota è stata contemplata anche per i fabbricati di categoria C/1 e C/3 posseduti da un soggetto ed utilizzati da terzi sempre per attività commerciali o per bar, ristoranti e laboratorio artigianale, a condizione che il conduttore abbia uno sconto sul canone di affitto di importo almeno equivalente alla differenza tra l’IMU calcolata con l’aliquota dello 0,98% e l’IMU calcolata con l’aliquota dello 0,76%. A tale scopo gli uffici del servizio Tributi hanno previsto un modello di autocertificazione da produrre entro il 31 dicembre 2020.
Un’aliquota agevolata, pari allo 0,84%, è stata prevista sempre per i C/1 ed i C/3 sfitti da almeno 6 mesi e locati per lo svolgimento di attività di negozio-bottega, bar, ristoranti e laboratorio artigianale.
Le esenzioni introdotte dal decreto Ristori
A queste misure previste dall’amministrazione comunale per andare incontro alle attività particolarmente sofferenti a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si aggiungono le esenzioni che lo Stato ha introdotto per la rata di saldo per gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nel decreto legge Ristori n. 137 del 2020 a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività che vi si esercitano (bar, ristoranti, catering, gelaterie, pasticcerie, ecc.).
Sono inoltre esentati dal pagamento della seconda rata IMU 2020 gli immobili di categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, gli immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e similari, sempre a condizione che i proprietari siano anche gli effettivi gestori.
Non è dovuta né la prima né la seconda rata IMU per gli immobili della categoria catastale D/2 e relative pertinenze, gli immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorno, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi a condizione che i proprietari sino anche gestori, e gli immobili che sono in categoria D per le imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive per eventi fieristici o manifestazioni.
Le somme riscosse ad oggi
Per quanto riguarda l’importo riscosso per l’IMU 2020, ad oggi sono stati introitati euro 12.506.071,63 al lordo del FSC , cioè il Fondo di solidarietà comunale che trattiene lo Stato per effettuare una redistribuzione tra i Comuni attraverso un meccanismo perequativo (importo al netto dell’FSC: euro 9.134.409,79).
Tale importo non è confrontabile con l’importo riscosso alla stessa data per IMU e TASI nel 2019, perché quest’anno l’amministrazione ha disposto il differimento del termine di pagamento dell’acconto per coloro che si trovano in difficoltà economiche a causa del Covid-19.
Ad ogni modo nel 2019 alla stessa data (23 novembre) era stato riscosso per l’IMU l’importo di euro 15.072.744,29 al lordo del FSC (importo al netto dell’FSC: euro 11.701.082,45) e per la TASI l’importo di euro 1.534.050,37, per un totale complessivo tra IMU e TASI 2019 pari a euro 16.606.794,66.
Ciò significa che nel 2020 è stato versato dai contribuenti di Vicenza il 75% di quanto versato alla stessa data nel 2019.
Il servizio Tributi
Gli uffici del servizio Tributi sono a disposizione per informazioni sul pagamento del saldo IMU ai numeri 0444222370-0444222309, oppure via mail richiedendo il modello F24 alla casella imu@comune.vicenza.it o tributi@comune.vicenza.it .
Solo per urgenze improcrastinabili, si può accedere agli uffici tramite appuntamento da prenotare all’indirizzo: https://www.comune.vicenza.it/servizi/prenotazionitributi/prenotazione.php?ufficio=118, compilando i campi richiesti.
Dopo la scadenza del termine del 16 dicembre 2020, è possibile pagare l’IMU dovuta per il 2020 con il ravvedimento operoso, che prevede la maggiorazione di sanzioni calcolate in base ai giorni di ritardo e di interessi calcolati al tasso legale in vigore.
Per informazioni