Senza l’unione del meticoloso lavoro di programmazione finanziaria mio, della Giunta e del Ragioniere capo, con gli stanziamenti straordinari dello Stato oggi, a Padova, saremmo in una condizione ben differente. Impossibilità di erogare i servizi essenziali alle persone, dolorosi tagli alla spesa sociale per anziani e persone fragili, tagli alle attività di ogni genere, alle spese di istruzione e blocco degli investimenti e delle progettualità. E’ da marzo che, con riunioni continue e con tutti gli strumenti di bilancio, centelliniamo ogni euro di spesa, anche perché come ho sempre detto, per me i soldi dei padovani sono sacri. Siamo riusciti a reggere l’urto del Covid e sotto molti aspetti anche a rilanciare. Devo dire che senza l’aiuto di Roma, seppur incalzata di continuo anche da me. tramite ANCI, questo non sarebbe stato possibile. E’ stato un anno davvero duro, ai cittadini vorrei dire che amministrare una realtà complessa come il Comune di Padova, con così tante competenze, così tanti ambiti d’intervento e così tante ramificazioni non è affatto cosa semplice. Prima di fare il Sindaco da cittadino informato come tutti facevo fatica a comprendere questo aspetto, ma ora ho piena consapevolezza delle complessità che si possono superare solo con tanto lavoro, tante riunioni e dei collaboratori preparati come quelli che lavorano in municipio. Nei frangenti più duri è capitato che facessimo notte, con le carte alla mano, per far quadrare i conti e trovare i soldi per l’assistenza agli anziani, o per l’adeguamento degli edifici scolastici o per i servizi normali che con o senza Covid dovevano continuare. L’insegnamento che questi duri mesi lasciano è che fare polemica è inutile; solo con la collaborazione e tanto impegno si ottengono risultati e siamo già al lavoro perché il 2021 sia un anno di rilancio e ripresa.