Aveva fatto istanza e ottenuto la conversione della propria patente di guida turca in omologa patente italiana, ma il documento originario era contraffatto. È quanto emerso dall’indagine condotta dal Laboratorio analisi documentale della Polizia locale di Venezia, che ieri ha rintracciato e convocato alla sede del Comando generale l’uomo, di nazionalità turca, che aveva avviato la pratica, provvedendo poi a denunciarlo all’Autorità giudiziaria.
L’operazione è frutto del protocollo d’intesa con la MCTC di Venezia, attivo dall’inizio del 2019, volto all’analisi dei fascicoli di conversione di patenti estere (in corso di definizione o pregressi).
L’analisi del documento da convertire, sottoposto ad approfondito esame con strumentazione sofisticata, ha fatto emergere dubbi sulla sua autenticità, in particolare per quanto riguardava la tecnica di stampa e i sistemi di sicurezza. Sottoponendo il documento ad un determinato valore di taglio di banda infrarosso è emerso inoltre come fosse stato realizzato utilizzando una tessera di buoni carburante come supporto.
Il documento è stato posto sotto sequestro perché contraffatto, così pure la patente italiana, illecitamente ottenuta dopo la richiesta di conversione.
In una nota il Comando della Polizia locale evidenzia come non sia l’unico caso di domanda di conversione di patenti estere contraffate individuate attraverso il rapporto di stretta collaborazione ormai consolidato tra personale del Laboratorio analisi documentale della Polizia locale e la Motorizzazione civile di Venezia. Il 2019, infatti, ha visto il deferimento all’Autorità Giudiziaria di sei stranieri per analoghi reati.