Lunedì 28 dicembre su rai storia documentario sul tocatì e la tradizione del gioco antico

L’appuntamento per i telespettatori è su Rai Storia al canale 54, lunedì 28 dicembre, alle ore 21.10, con la puntata “Il Patrimonio in Gioco. L’eredità immateriale dei Giochi tradizionali” di Brigida Gullo con la regia di Eva Frerè. Il Tocatì sarà raccontato attraverso le immagini video prodotte quest’anno durante la XVIII edizione del Festival Internazionale dei Giochi in strada, svoltasi a Verona dal 18 al 20 settembre scorsi.

Dal Lancio del Maiorchino a Novara di Sicilia, al gioco del Pallone del Bracciale di Treia, nelle Marche, fino ad arrivare al Zugo de l’Ovo di Sezano, in Veneto. Sono queste alcune delle tradizioni rappresentative del gioco antico, che sono state scelte da Rai Storia per una puntata della serie di documentari “Italia. Viaggio nella bellezza” di Eugenio Farioli Vecchioli, prodotti da Rai Cultura in collaborazione con il MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e per il Turismo.

L’evento televisivo è stato presentato questa mattina dagli assessori alla Cultura Francesca Briani e ai Rapporti con Unesco Francesca Toffali. Presente il presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo e, in collegamento, il produttore del documentario Eugenio Farioli Vecchioli.

“Un’opportunità per raccontare il lavoro e la passione che hanno sostenuto questi 18 anni di straordinaria attività del Festival del Tocatì – ha sottolineato l’assessore Briani –. Una delle eccellenze della nostra città che, anche quest’anno, nonostante le difficoltà, ha continuato la sua bellissima corsa organizzativa, consentendone la realizzazione. Il documentario della Rai, girato durante i giorni del Festival, ne è una speciale testimonianza e l’occasione per dare visibilità ad una macchina gestionale incredibile, composta da una rete di associazioni davvero unica”.

“In un anno di forti limitazioni e problemi – ha detto l’assessore Toffali – è bello pensare che il Tocatì sia anche rappresentativo di tutte quelle relazioni umane che l’atto del gioco mette inevitabilmente in campo. Una rete di rapporti oggi fortemente condizionato, che abbiamo bisogno di ricordare come uno dei punto di forza della nostra umanità. Il Tocatì è una manifestazione che ha ridato centralità al gioco in strada e che ha portato a Verona tradizioni da tutti i continenti. Un valore che è pronto a diventare patrimonio e bene dell’umanità intera. Per questo è stata presentata la sua candidatura a patrimonio immateriale Unesco, che mi auguro possa arrivare presto”.

“Il documentario raccoglie e presenta al pubblico l’estratto di diversi anni di lavoro – spiega Avigo –. Per la prima volta, in particolare, viene mostrata l’attività delle associazioni, vera e fondamentale macchina organizzativa del Festival”.

Promo puntata al link https://vimeo.com/493003034/868204baab

Puntata “Il Patrimonio in Gioco. L’eredità immateriale dei Giochi tradizionali”. Il racconto prende il via dalla cornice del centro storico di Verona dove il Festival Internazionale dei Giochi in Strada è un evento speciale, una festa, un’Olimpiade dei giochi tradizionali. Dalla prima edizione, nel 2003, il Tocatì ha coinvolto molte realtà ludiche arrivando ad ospitare, ad ogni edizione, durante le giornate del festival, 50 giochi tradizionali italiani, europei ed extraeuropei per un totale di circa 300 giocatori.
Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nell’opera minuziosa di ricerca e studio dei giochi tradizionali, portata avanti da AGA, l’Associazione Giochi Antichi nata contemporaneamente al Festival.
Il 25 marzo scorso l’Italia, capofila di una iniziativa che vede la partecipazione di altri 5 paesi europei, ha inviato all’Unesco la candidatura per l’iscrizione del Tocatì al registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio immateriale.
Tra coloro che intervengono nella puntata ci sono Valentina Lapiccirella Zingari, coordinamento patrimonio culturale immateriale AGA; Giorgio Paolo Avigo, Presidente AGA; Giuseppe Giacon, Vicepresidente AGA; Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale; Gherardo Ortalli, storico del Medioevo e direttore della collana di storia del gioco «Ludica».