Venezia, 6 gennaio 2021
“Visto che la Filt-Cgil sembra abbia perso qualche puntata della telenovela governativa e ministeriale relativa al trasporto pubblico locale, facciamo un piccolo riassunto a suo esclusivo uso e consumo, visto che l’onestà intellettuale di ricordare e non travisare la realtà dei fatti pare non essere di casa da quelle parti. Allora: la Commissione Infrastrutture presso la conferenza delle Regioni pone il tema al Ministro De Micheli già il 31 marzo scorso; l’8 aprile io scrivo personalmente al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti richiamando nuovamente alla sua attenzione le enormi problematiche legate alla ripartenza delle scuole; il Ministro emargina le Regioni e si riunisce esclusivamente con i sindacati; nel frattempo la Regione Veneto attiva tavoli di concertazione e condivisione con tutte le aziende di trasporto, i responsabili della scuola, e anche i sindacati, compresa la Filt-Cgil, che nelle riunioni aveva sempre sottolineato la inadeguatezza dell’approccio governativo e ministeriale alla delicatissima questione. Le uniche risorse (8 milioni di euro) che le aziende di trasporto hanno ricevuto a settembre per fornire in pochissimo tempo i servizi aggiuntivi necessari sono arrivate dalla Regione, che ha agito di tasca sua e in perfetta solitudine. Ma quel che più conta è che i sindacati (compresa la Filt-Cgil) hanno partecipato all’incontro di dicembre in cui ho illustrato loro il piano regionale elaborato a novembre che poi, per decisione governativa, è andato in mano ai Prefetti i quali, nello spirito di leale collaborazione fra istituzioni, hanno pure ringraziato per essersi trovati fra le mani molto lavoro già fatto. Ah, dimenticavo il colpo di scena nel bel mezzo della telenovela: il dissidio fra il Ministro della Salute e quello dei Trasporti, quando Speranza decise d’imperio il 1º di agosto di ripristinare la misura del metro di distanziamento fra i passeggeri, quindi una riduzione della capienza sostanziale al 20 per cento. E ricordo inoltre che stabilire l’80 per cento di capienza, non è stata una decisione della Regione ma del Cts nazionale, in cui siedono scienziati e clinici”.
E’ la replica dell’Assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Elisa De Berti, al comunicato in cui la Filt-Cgil accusa la Regione Veneto di non aver fatto nulla in questi mesi per adeguare il trasporto pubblico alla ripartenza in sicurezza della scuola.
“Ci vuole davvero tanta disonestà intellettuale per affermare quando la Filt-Cgil va sostenendo. Dimenticare di aver interloquito per mesi e in esclusiva col Ministro, significa voler nascondere la propria inadeguatezza nel portare avanti le istanze del Veneto, in termini operativi ed economico-finanziari – riprende De Berti – Per mesi ci siamo sentiti ripetere che non c’erano risorse per i servizi aggiuntivi, nessun Ministro voleva prendersi la responsabilità salvo poi convocare i presidenti di Regione il 30 di agosto. Non ho mai sentito i sindacati e la Filt, presenti ai tavoli che io stessa avevo attivato per condividere le problematiche in primavera, in estate, in dicembre quando presentai il piano della ripartenza (distribuito anche ai giornalisti in conferenza stampa) sollevare questioni di assenza delle Regioni dalla tematica del Tpl. Peraltro i Prefetti hanno confermato per larga parte quanto era scritto nel nostro piano regionale”.
“Certo, invitare la Filt ai tavoli e poi sentirsi, a mesi di distanza, ricoprire di bugie nel tentativo di svolgere una opaca e incomprensibile opposizione – conclude l’Assessore De Berti – fa capire quanta strada abbiamo ancora da percorrere perché si arrivi in questo Paese a confronti onesti e basati sui fatti. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e i lavoratori del settore trasporti che, con abnegazione e coraggio hanno affrontato questo annus horribilis, sanno per fortuna giudicare e comprendere dove sta la verità”.