Prosegue senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte degli agenti delle Volanti della Questura di Verona, che ha portato nella giornata di ieri alla denuncia di un 59enne per i reati di minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere e all’arresto un cittadino marocchino su cui pendeva un ordine sostituzione della misura della presentazione alla polizia giudiziaria con la custodia cautelare in carcere.
Intorno alle 19.30 di ieri gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Lussino, a seguito di una segnalazione giunta al 113 per un’aggressione ad un uomo con un grosso coltello da cucina.
Giunti immediatamente sul posto, gli agenti hanno individuato la vittima, un uomo di 51 anni, che ha riferito agli operatori di essere stato aggredito mentre si trovava a bordo della sua auto in sosta, in attesa dell’arrivo della compagna.
La vittima ha dichiarato di aver notato dallo specchietto retrovisore sinistro un uomo che si avvicinava all’autovettura, impugnando un grosso coltello da cucina. Repentinamente, l’aggressore ha aperto la portiera, cercando di pugnalare la vittima, che è riuscita, tuttavia, ad allontanarsi scappando attraverso lo sportello anteriore destro dell’auto, senza riportare ferite.
Alla scena ha assistito anche la compagna della vittima, che ha subito riconosciuto l’aggressore trattandosi dell’uomo con cui aveva avuto in precedenza una relazione sentimentale.
Grazie alle informazioni e alle descrizioni fornite dalla vittima e dalla sua compagna, gli agenti sono riusciti prontamente a rintracciare l’aggressore: si tratta di V.F., un 58enne, di fatto senza fissa dimora, che ha confessato agli agenti di aver commesso l’insano gesto spinto dalla gelosia nei confronti del nuovo fidanzato della sua ex compagna.
Al termine degli accertamenti, V.F. è stato denunciato per minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere e il coltello utilizzato è stato posto sotto sequestro.
Sempre nella giornata di ieri, intorno alle 23.00, gli agenti delle Volanti, all’intersezione tra Stradone Porta Palio e via Scalzi, hanno notato un’autovettura con le portiere ed il bagagliaio aperti, il cui abitacolo era appena stato rovistato.
Grazie alla descrizione fornita da un residente, che ha dichiarato di aver visto, pochi istanti prima, un uomo allontanarsi dall’autovettura, gli operatori sono riusciti ad individuare prontamente l’uomo indicato, mentre rovistava all’interno dell’abitacolo di un’altra autovettura in sosta poco lontano.
Il ragazzo, un cittadino marocchino trentenne già noto alle Forze dell’Ordine, non ha fornito agli agenti una valida motivazione per la sua presenza all’interno di quell’auto né per la sua presenza fuori casa dopo le 22.00 e si è, inoltre, rifiutato di fornire le proprie generalità.
Pertanto, il ragazzo è stato accompagnato in Questura per i dovuti accertamenti sulla sua identità. Al suo arrivo negli Uffici di Lungadige Galtarossa, il cittadino marocchino ha sferrato alcuni violenti calci in direzione degli agenti, nel vano tentativo di sfuggire al controllo.
All’esito di approfonditi accertamenti, è emerso a carico del ragazzo, che è solito fornire generalità sempre diverse in occasione dei controlli, un ordine di sostituzione della misura della presentazione alla polizia giudiziaria con la custodia cautelare in carcere, emesso dal Tribunale di Castrovillari lo scorso 9 gennaio.
Il giovane è stato, pertanto, arrestato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Montorio.
Infine, è stato denunciato per i reati di tentato furto, resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e sanzionato per la violazione della vigente normativa in materia di contenimento del contagio epidemiologico, trovandosi senza giustificato motivo fuori casa dopo le ore 22.00.