“La prima cosa in cui dobbiamo confidare è il buon senso dei cittadini che, pur orientando i loro comportamenti secondo quanto consentito in zona gialla, norme devono darci una mano a evitare situazioni di forte criticità create da masse di persone che non sono assolutamente gestibili in assenza di misure nazionali o regionali, con la sola repressione o con misure di livello meramente territoriale. Tutto ciò premesso abbiamo visto l’ordinanza di Zaia, non conosco le ragioni delle sue scelte, ma immagino la avrà ritenuta adeguata anche confrontandosi col comitato tecnico scientifico regionale. Tireremo le somme sulla sua efficacia lunedì, pronti come sempre da Sindaci, a un confronto col Presidente della Regione sulla base degli esiti. Intanto a Padova abbiamo comunque scelto di sperimentare, in uno degli assi più critici del centro storico, la misura della direzione pedonale consigliata e anche qui valuteremo l’impatto che questa misura avrà per evitare il formarsi di masse di persone. Ribadisco che, laddove ci trovassimo in situazioni di difficoltà nel week end, la mia posizione rimane la stessa: andranno valutate misure omogenee almeno per i capoluoghi di provincia espresse dalla Regione Veneto e concertate coi sindaci”.