Venezia, 17 febbraio 2021
“Oggi se ne va un grande veneto. Un uomo che per preparazione, passione e cultura era un vero erede dei legislatori della Serenissima. Quando ancora poteva sembrare una trovata, seppe con sapienza indicare nel fondamento giuridico la stella polare da seguire verso l’Autonomia della nostra regione. Da oggi siamo orfani del giurista ma non del suo insegnamento e del suo impegno perché continueranno ad essere l’essenza di quel diritto che i Veneti hanno invocato con un refendum plebiscitario e che, siamo certi, raggiungeremo”.
Così il presidente della Regione del Veneto piange il professor Ivone Cacciavillani, avvocato e storico, scomparso oggi, a cui lo legava una conoscenza di anni e la condivisione di passioni culturali.
“Sono di una generazione cresciuta sui suoi scritti – prosegue il Governatore – e ricordo ancora l’emozione di quando lo ho conosciuto personalmente. Era un monumento vivente per i pensieri che riusciva ad esprimere, in cui la passione per il diritto si univa ad un amore viscerale per la storia della Repubblica Veneta. Con lui si parlava rigorosamente nella nostra lingua veneta e sempre con il sorriso; era un piacere, anche per le battute e lo spirito che esprimeva. Era un innamorato pazzo di questa terra e della sua gente; per me è sempre stato un punto di riferimento”.
“Cacciavillani merita un posto nel pantheon ideale dei più grandi veneti – conclude Zaia -. Grande avvocato ha saputo essere un maestro nella professione forense ma come uomo appassionato aveva un’idea ben chiara: il Veneto prima di tutto. Quando l’identità veneta era ancora crepuscolare, lui con i suoi incontri, scritti e interventi seppe infonderne consapevolezza, dignità e orgoglio identitario. Gli dobbiamo tutti molto. Esprimo le mie condoglianze alla signora ed ai figli, con un pensiero particolare alla professoressa Chiara con cui ho condiviso molte sfide. A lui un pensiero riconoscente”.