Venezia, 19 febbraio 2021
“Ho molto apprezzato questa uscita del neoministro sull’esame di Stato. Si ridà dignità all’esame attraverso un colloquio orale dove l’emozione deve essere tenuta come elemento di valutazione, dove la capacità di espressione e l’espressività diventano elementi fondamentali in una società che giudica anche questo. Il colloquio, che lo scorso anno era stato molto penalizzato, torna ad essere l’affermazione di maturità del giovane. Il ministro Bianchi ridà dignità alla prova, dando così dignità alla scuola e all’intero percorso”.
Così l’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan raccoglie e commenta le dichiarazioni del nuovo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che ha annunciato la volontà di modificare l’esame di maturità, prevedendo di fare in modo che il maturando parta da un elaborato su materie di indirizzo per poi passare ad un esame orale sul testo delle discipline.
“Mi piace anche l’idea dell’elaborato – continua Donazzan, – perché, come affermato dallo stesso Ministro Bianchi, i ragazzi devono tornare ad imparare a scrivere. Perché viviamo in una società che molto tralascia, salvo poi essere inflessibile nel giudizio, e la capacità formale di scrivere in un buon italiano deve tornare ad essere centrale. Siamo i depositari della lingua più bella del mondo non possiamo abdicare ad essa. L’elaborato diventa la tesina con cui ci si presenta ed il colloquio diventa la prova di maturità vera e propria. Proprio quella maturità che deve dare il segno d’importanza di un esame nel passaggio da un grado all’altro. Esattamente tutto quello che era mancato in era Azzolina, ex-ministro che, infatti, lo scorso anno derubricò ad una pratica da liquidare in fretta la chiusura delle scuole. Scelta che fu da me particolarmente criticata”.
“So che in Bianchi troverò un Ministro attento, rispettoso delle autonomie territoriali e soprattutto che saprà valorizzare la scuola. – prosegue l’Assessore regionale all’Istruzione del Veneto – Abbiamo passato dieci anni fianco a fianco, sulle rispettive posizioni, combattendo le stesse battaglie per la scuola quando lui era mio collega in Emilia Romagna, e sono convinta che continuerà ad avere la disponibilità e l’attenzione al mondo della scuola che ha sempre dimostrato in questi anni. Aspetti che sono del tutto mancati con il precedente Ministro”.
Infine l’Assessore all’istruzione del Veneto commenta quanto dichiarato dal neoministro in occasione del primo confronto avuto nei giorni scorsi con gli assessori regionali alla scuola di tutte le regioni.
“Il tema della didattica a distanza resta un elemento fondamentale – conclude Donazzan – sono convinta che bisogna recuperare per i ragazzi che hanno sofferto di più con la DAD, ma soprattutto, condividendo quanto detto dal Ministro Bianchi, bisogna recuperare la socialità, grande vuoto della didattica a distanza. Vorrei che nella scuola a giugno e, perché no, a luglio, si facesse musica, tanto sport (che è mancato e che è grande assente visto che in questo Governo manca il ministero dello sport). Il Veneto con le sue giornate dello sport ha dato dignità ad una materia, ad una disciplina che considero trasversale perché aumenta le soft skills, le competenze trasversali dei ragazzi, ed è un elemento imprescindibile nella crescita, aiutando a formare il carattere dei giovani”.