Venezia, 22 febbraio 2021
Si è insediata oggi in modalità virtuale la Consulta regionale per l’Immigrazione prevista dalla legge regionale n. 9 del 1990 avviando i lavori del quinquennio 2021-2025. Sono stati eletti come vicepresidente della Consulta Abdallah Kherzraji, e al Tavolo regionale sui diritti umani e la cooperazione allo sviluppo sostenibile, gestito dalla Direzione Relazioni Internazionali della Regione del Veneto, Diane Massaer nel ruolo di rappresentante effettivo e Nezha Isida nel ruolo di supplente.
“Tramite le vostre rappresentanze il mio saluto si estende a tutti i cittadini che provengono da altri Paesi ma che hanno scelto il Veneto per il loro progetto di vita e che contribuiscono alla ricchezza culturale, sociale, lavorativa della nostra terra. Chi vive in Veneto e qui vi trova un progetto di vita è una risorsa quando ci sono sinergia, comunanza di valori e rispetto reciproco – è intervenuto l’assessore regionale all’Immigrazione Cristiano Corazzari all’apertura dei lavori – Si tratta di una materia quella dell’immigrazione con forte valenza politico e amministrativa, il nostro intento è di lavorare con stile programmatico per raggiungere gli obiettivi senza cadere in strumentalizzazioni”.
L’incontro di oggi è stato occasione per presentare il programma 2021 che rientra nel piano triennale 2019-2021 approvato dal Consiglio regionale e di cui rappresenta l’ultima annualità. Dopo il parere favorevole espresso oggi dalla Consulta, il programma riceverà il parere della VI Commissione del Consiglio regionale per poi essere definitivamente approvato dalla Giunta regionale. Le risorse a bilancio per il 2021 sono pari a 7 milioni di euro di cui 300 mila euro di quota regionale e il resto sono risorse Ue.
“Lavoriamo per una sempre maggiore partecipazione a bandi Ue dedicati – aggiunge Corazzari – in particolare sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione che permette di integrare risorse in maniera importante”. Il piano triennale punta su progetti di formazione civico-linguistica, sul supporto all’integrazione di soggetti deboli (donne, minori e richiedenti asili), su percorsi di orientamento al lavoro e soprattutto sul tema dell’inserimento scolastico dove va affrontato il problema del forte abbandono scolastico da parte degli studenti stranieri. Due sono i progetti europei attivi nell’ambito dei fondi FAMI, CIVIS VI per finanziare corsi di italiano ed educazione civica per adulti, prorogato al 2022, e Impact Veneto, anch’esso prorogato al 2022, per progetti contro la dispersione scolastica, l’accesso ai servizi e la promozione delle attività delle associazioni.