Ennesimo attacco del consigliere Lorenzoni (PD), Bottacin risponde

Venezia, 7 marzo 2021

In riferimento alle dichiarazioni rese alla stampa dal portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, relativamente all’inquinamento da polveri sottili, l’assessore veneto all’ambiente, Gianpaolo Bottacin, precisa quanto segue:

Premesso che la Regione del Veneto ha investito più di un miliardo di euro nella lotta allo smog negli ultimi anni, leggendo le inverosimili invettive del consigliere Lorenzoni, non si capisce se ami scherzare o faccia sul serio.

La sua affermazione che la Regione non ha fatto nulla, è semplicemente falsa. Il consigliere Lorenzoni dovrebbe sapere, e se non lo sa è grave, che nel 2016 le quattro Regioni del bacino padano, tra cui il Piemonte e l’Emilia Romagna, allora entrambe a guida Pd, hanno sottoscritto un accordo col Governo, anch’esso in mano al Partito Democratico, definendo le misure da adottare.

Per cui se Lorenzoni ritiene che tali misure non siano sufficienti, dovrebbe innanzi tutto farlo notare alla sua parte politica. Si aggiunga che proprio in questi mesi il dibattito tra il Governo e le quattro regioni è molto acceso, in quanto se queste ultime hanno rispettato i contenuti dell’accordo, non così ha fatto lo Stato.

Ognuno deve fare la sua parte, questo è il punto, invece l’unica preoccupazione di Lorenzoni è attaccare il sottoscritto, arrivando persino a criticare l’utilizzo di fondi europei per iniziative che hanno esattamente lo scopo di abbattere le polveri sottili.

È evidente che egli voglia colpire strumentalmente la persona, infischiandosene del fatto che la lotta allo smog deve essere gestita a livello complessivo, come le quattro Regioni del bacino padano stanno facendo da anni, e non da un singolo ente.

Quanto alle attività di coordinamento, forse Lorenzoni non sa che esiste il comitato di indirizzo e sorveglianza che monitora costantemente l’attività dei vari enti e ha consentito di diminuire del 40% i valori del Pm10 negli ultimi anni. Una riduzione che ancora non basta ma che ci incoraggia a lavorare costantemente nella stessa direzione, in maniera scientifica, operando secondo le indicazioni di Arpav e privilegiando le azioni che garantiscano le più alte riduzioni di Pm10, sempre secondo gli approfondimenti effettuati dalle quattro Regioni del bacino padano.