Venezia, 19 marzo 2021
La Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera, presentata dal Presidente Luca Zaia, in cui promuove lo sviluppo del progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”, un piano di interventi funzionali allo sviluppo sostenibile del territorio, con fulcro la città capoluogo. L’iniziativa vede al fianco della Regione il Comune di Venezia, l’Università di Ca’ Foscari, lo IUAV, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Accademia di Belle Arti, la Fondazione Cini, Confindustria Veneto e alcune realtà industriali tra le quali, Generali, SNAM e BCG.
I protagonisti del progetto si impegnano a sviluppare un’azione condivisa e integrata con ricadute ed impatti positivi per tutta la regione in termini di sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, transizione industriale ed energetica.
Le principali linee di intervento, infatti, sono:
• Transizione energetica e sostenibilità ambientale che comprendono interventi come la creazione di un Polo dell’Idrogeno, la decarbonizzazione e la circolarità, la promozione di VeniSIA (Venice enterpreneurial international Sustainability Innovation Accelerator) quale centro di innovazione e accelerazione sui temi della sostenibilità, la promozione di Venezia quale sede di Fondazioni e Centri di Ricerca sulla sostenibilità, il potenziamento della formazione accademica e post universitaria sulla sostenibilità, la manutenzione e la difesa della laguna, nonché la candidatura della città ad ospitare un evento annuale sul tema della sostenibilità.
• Education: rilancio offerta formativa, servizi e residenzialità per studenti, per fare di Venezia una città Campus di livello Internazionale.
• Evoluzione verso un modello turistico sostenibile con massimo utilizzo del digitale nella gestione dei flussi e de i servizi offerti.
• Piano per il commercio e il contrasto attività illegali.
• Piano di residenzialità dedicata, fiscalità agevolata e servizi per lavoratori, studenti e residenti nella Città Storica.
Per la realizzazione del programma si stima in via preliminare un importo dai 2,5 ai 4 miliardi di euro (fondi e finanziamenti sia pubblici sia privati). I promotori, studi alla mano, prevedono la capacità del progetto di generare rilevanti benefici economici, sociali e ambientali per la città di Venezia e per tutto il Veneto e sottolineano come la vision di sviluppo contenuta nelle linee d’intervento, sia coerente, non solo con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ma anche con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che consentirà di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Next Generation EU per la ripresa dalla pandemia, per accedere al quale, e attivare gli strumenti finanziari previsti, sono ammesse convergenze di programmazione e conseguenti sinergie.
“È un momento importante per la storia del Veneto che si consacra un modello internazionale di sinergia tra enti pubblici, istituzioni accademiche e forze imprenditoriali a beneficio del territorio e della sua gente – sottolinea il Presidente, Luca Zaia -. Il lavoro svolto fino ad ora conferma che in tutta questa emergenza pandemica non abbiamo mai smesso di pensare al domani della nostra regione, anzi. La sinergia di questo progetto ci introduce definitivamente nel futuro e prepara alle ricadute positive che il nostro Veneto può avere da un futuro sostenibile. Pensiamo soltanto a cosa potrà rappresentare un polo per l’Idrogeno che, con sede a Marghera, potrà innescare una filiera con ricadute innovative ed esportabili per il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, per un approccio green ai trasporti e alla mobilità oltre che per il contenimento del consumo energetico”.
“In quest’ottica – aggiunge Zaia – si aprono nuove opportunità che si traducono in miglioramento delle condizioni ambientali e della qualità della vita, contrasto allo spopolamento di alcune aree, incremento dell’occupazione e del PIL. Sono certo del successo di questo progetto: Venezia è una città che sorge dal mare, unica per storia ultra millenaria e patrimonio artistico, meta turistica per milioni di persone da tutto il mondo, centro universitario ma anche artigianale e industriale, cuore di una delle regioni più avanzate in Europa per innovazione, ricerca, studi, livello dei servizi sanitari. Ma è anche al centro di un ecosistema, di un patrimonio paesaggistico e naturalistico che dalle Alpi all’Adriatico si è sempre conservato convivendo con l’uomo, le sue opere e le necessità del progresso. È, quindi, la città ideale per riconoscersi in un laboratorio che meriti il titolo di Capitale Mondiale della Sostenibilità”.
“Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra, con questo importante progetto, non solo il suo ruolo di Città Capitale del Veneto ma anche il suo essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica. Un bagaglio di esperienza e sperimentazione che vogliamo mettere a disposizione del mondo intero. Sono, quindi, particolarmente orgoglioso di vedere avviato questo prestigioso e ambizioso progetto – spiega il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro -. Grazie al Presidente Luca Zaia perché con la sua decisione premia un percorso virtuoso che la Città sta portando avanti toccando tutti quegli aspetti che possano, a pieno titolo, farle meritare il titolo di “Capitale mondiale della Sostenibilità”. Un percorso che sta dando risultati concreti in tutti gli ambiti di intervento. Dal punto di vista ambientale, Porto Marghera è diventata il simbolo della riconversione “green” di una raffineria continuando così a fare la storia del Paese. Un luogo di sperimentazione dove trasformare, in un processo di circolarità, il rifiuto organico e gli oli esausti in additivi per biocarburanti. Un sito proiettato al futuro dove si stanno abbandonare i processi per la produzione di vecchi combustibili per avviare la produzione dell’idrogeno. Sostenibilità a Venezia vuol dire, però, anche gestione dei flussi turistici, difesa della residenzialità, capacità di creare posti di lavoro per le nuove generazioni, e percorsi culturali e universitari in grado di attirare giovani a scegliere la Città come luogo di studio e crescita. Tutti temi che ci vedono impegnati in prima linea senza tralasciare la vera sfida che Venezia sta lanciando al mondo intero: una seria politica di contrasto ai cambiamenti climatici. Grazie al MO.S.E. abbiamo fermato il mare, ma questo non basta. La forma più importante di prevenzione è la cultura e la consapevolezza. Ecco perché colgo questa occasione per richiedere che si stabilisca a Venezia un’Agenzia internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici e i rischi annessi. Vogliamo così dare una risposta a quei ragazzi che ci chiedono di fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Lavoriamo assieme, facciamo squadra e lasciamo un segno tangibile del nostro impegno. Facciamolo con lungimiranza e con spirito libero. Venezia, la più antica città del futuro, oggi è pronta ad assumere l’importante ruolo di Capitale mondiale della Sostenibilità e, al tempo stesso si prepara ad affrontare nuove sfide che riusciremo a vincere solo se saremo ancora una volta tutti uniti nell’affrontarle”.
“Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità è un progetto innovativo che coinvolge le istituzioni cittadine, amministrative e culturali attorno a un piano condiviso di rilancio della nostra città, per fare di Venezia un campus di livello internazionale – sono parole di Tiziana Lippiello, Rettrice di Ca’ Foscari -. Sostenibilità, ricerca, innovazione tecnologica, autoimprenditorialità sono le basi per la grande trasformazione che Venezia, merita e alla quale è pronta. Ca’ Foscari è già in prima linea per offrire il proprio contributo a questo percorso, con alcune importanti iniziative: Study in Venice, un progetto in collaborazione con IUAV, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Accademia di Belle Arti e il Comune di Venezia per attrarre studenti internazionali e per la residenzialità studentesca, VeniSIA, un acceleratore di imprese per promuovere diverse iniziative sul territorio veneziano nell’ambito della sostenibilità, con l’obiettivo di ripopolare Venezia, e SMARTLAND, una piattaforma digitale per Turismo Sostenibile. Lavoriamo insieme per fare di Venezia una capitale europea della cultura della sostenibilità, moderna e competitiva”.
“In questo momento di profonda crisi e cambiamento – dichiara Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto – abbiamo una occasione unica per investire le ingenti risorse che il nostro Paese riceverà in progetti strategici, capaci di produrre valore per i nostri territori. Quello di ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’ è senza dubbio uno di questi. Confindustria Veneto ha collaborato attivamente alla redazione del piano coordinato dalla Regione Veneto, nella parte relativa alla creazione di una Hydrogen Valley che coinvolga distretti e filiere industriali del Veneto a partire dall’area di Marghera. Ciò consentirà non solo un significativo abbattimento di Co2 attraverso il consumo di energia pulita nei processi industriali, ma anche la creazione o riconversione di molte aziende in una supply chain per la produzione di idrogeno estremamente promettente anche per il futuro. Venezia sarà rappresentata dalle sue istituzioni e dalla nostra rappresentanza nel sistema Confindustria. La parte regionale del progetto vedrà il coinvolgimento di tutte le nostre territoriali e degli stakeholder regionali”.
“Questa iniziativa – dice Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali – raccoglie le sfide che la pandemia ha esacerbato, guardando al futuro su alcune direttrici fondamentali per rendere le nostre comunità più resilienti, inclusive e sostenibili. Generali agisce ogni giorno sui temi della sostenibilità con il proprio business assicurativo e degli investimenti. Il recente lancio del Fondo Fenice 190 da 3,5 miliardi ne è un esempio. A Venezia, Generali ha contribuito alla rivitalizzazione dei Giardini Reali e si appresta a concludere il restauro e aprire al pubblico per la prima volta le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco come un nuovo spazio per la comunità e per l’innovazione sociale”.
“Venezia – commenta l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà – è uno dei simboli del patrimonio naturale, artistico e culturale dell’Italia nel mondo. Oggi, di fronte alla minaccia del cambiamento climatico, la città può rilanciarsi diventando un esempio di ripartenza all’insegna della sostenibilità ambientale e della transizione energetica. In questa fase storica, alla vigilia del G20 dell’economia che si svolgerà proprio in città, ci sono le energie, le tecnologie e le opportunità di finanziamento per rendere Venezia un modello di tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio. Il progetto che presentiamo oggi, frutto di una virtuosa sinergia tra pubblico e privato, si propone di dare un contributo al raggiungimento di questo obiettivo per il futuro di Venezia e delle nuove generazioni”.
“Con questo Progetto, fondato su una serie di linee di intervento a forte impatto, concrete e realizzabili – dice Nicola Pianon, Senior partner, Boston Consulting Group – Venezia può affrontare e superare le sue sfide attuali, dallo spopolamento dei residenti, alla tutela del patrimonio artistico, alle minacce ambientali, e diventare un’ispirazione e un modello per il mondo intero di una città sostenibile che guida la transizione energetica, rilancia e difende la residenzialità e la resilienza di una comunità fondata sul lavoro e trova nell’Education e nella Ricerca il suo motore per rinnovarsi e per attrarre nuove generazioni di residenti e di smart workers”