“Dopo anni di indifferenza finalmente registriamo da Draghi un’apertura sulla possibilità di tassare adeguatamente i colossi del web. Ora però dal governo è lecito aspettarsi che si passi dalle dichiarazioni ai fatti in materia di web tax, che rappresenterebbe la giusta risposta dello Stato allo strapotere delle grandi aziende, ad oggi operanti in condizioni di evidente squilibrio rispetto ai piccoli e medi commercianti. La difesa delle piccole e medie attività dalla concorrenza sleale dei colossi del web è un preciso dovere dell’Italia e di tutta la UE che speriamo prima o poi dia segnali di vita su questo fronte, ristabilendo parità di condizioni nell’accesso al mercato”.