È indiscutibile che, in un modo o nell’altro, viviamo tutti sotto pressione, secondo i criteri e le condizioni della vita moderna. Attualmente le richieste sono numerose, occorre gestire le attività più diverse contemporaneamente, siano esse imposte da altri o da noi stessi. Abbiamo bisogno di lavorare e spesso portiamo più lavoro a casa, stratificandoci con altri compiti, come prendersi cura dei bambini ad esempio. E tutto con un tempo di consegna specificato, cronometrato nelle mani del corridore di corsa che sovraccarica assurdamente il nostro organismo e danneggia il nostro sistema biopsicofisico e ormonale.
Abbiamo sempre fretta di non perdere il programma, di affrontare l’ingorgo, di metterci al lavoro, di prepararci per quell’esame. Viviamo costantemente sotto pressione e lo stress è il nostro inseparabile compagno.
Lo stress ha 3 fasi: positivo, rischio e esaurimento. Come possiamo vedere, lo stress non è necessariamente negativo quando è positivo. Questo è motivante, ci fa alzare dal letto ogni giorno con uno scopo e un senso di esistenza, che è estremamente salutare. Il problema nasce quando non sappiamo come gestire lo stress, quando non impariamo a rallentare, a rilassarci, a fare una pausa. In questa specifica situazione, lo stress cessa di essere un meccanismo di difesa, un fattore protettivo per essere cattivo, diventando dannoso e provocando numerosi squilibri psicofisici che si traducono principalmente in malattie psicosomatiche.
Lo stress è anche un ottimo alleato per lo sviluppo dell’esaurimento nervoso, che può portare a stati depressivi o alla Depressione stessa, per esaurimento delle risorse psicofisiche dell’organismo, configurandosi in stress da esaurimento (fase 3).
Tra la fase positiva dello stress e quella dell’esaurimento, abbiamo la fase 2, che è la fase di rischio o allarme, dove il corpo emette diversi segnali di allarme e che spesso vengono ignorati. In questa fase il sistema immunitario, responsabile della protezione dell’organismo dagli agenti invasori, si indebolisce, rendendo l’organismo vulnerabile allo sviluppo di vari tipi di malattie. Nella fase di rischio di stress, la persona inizia ad avere l’influenza più frequentemente, compaiono più facilmente piccole allergie, come pruriti e riniti che si manifestano in specifici momenti di stress, prima di diventare croniche.
Pertanto, è necessario rispettare i segnali di allarme che il corpo emette affinché lo stress non passi alla fase di allerta, né da esaurimento, dove si manifestano malattie infiammatorie e autoimmuni. In questa fase sono comuni malattie come gastrite nervosa, ipertensione, impotenza sessuale, disturbi ansiosi e depressivi. Lo stress negativo contribuisce anche in modo significativo allo sviluppo di alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico, la vitiligine e il diabete di tipo 1.
Fattori di protezione contro lo stress negativo:
Alcune abitudini sane, sebbene semplici, fanno una grande differenza nella nostra vita. Di seguito ne ho elencati 7. Stabilite almeno 3, metteteli in pratica nella vostra routine e osservate i sorprendenti risultati positivi. Segui l’elenco:
Fai esercizi fisici. Se sei sedentario e non hai l’abitudine di fare sport, puoi iniziare facendo ballo a casa, 3 volte a settimana;
Psicoterapia: attraverso la psicoterapia si individuano gli agenti scatenanti lo stress, rivedendo lo stile di vita che ha portato il paziente alla fase di rischio o di esaurimento. Dall’individuazione degli agenti che causano stress, vengono applicati specifici strumenti terapeutici, oltre che lavorati su fattori protettivi e preventivi in ambito psicologico;
Yoga:
Svolgere attività che promuovono una sensazione di piacere e benessere: dedicare del tempo a momenti di sano svago e relax, poiché rilasciano endorfine, le molecole del piacere e che favoriscono una sensazione di benessere;
Esercizi di allungamento muscolare;
Sostituzione vitaminica solo dopo una valutazione medica;
Alimentazione sana ed equilibrata attraverso il monitoraggio effettuato solo con l’endocrinologo e il nutrizionista;
Meditazione;
Nota importante: questo articolo ha una funzione informativa e psicoeducativa, non sostituisce la diagnosi professionale. Se ti identifichi con i sintomi chiariti, cerca un aiuto medico e psicoterapeutico.
Soraya Rodrigues de Aragão è psicologo (Laurea quinquennale), psicotraumatologa, esperta in medicina psicosomatica e psicologia della salute, scrittrice e relatrice.
Consulente terapeutico sulla violenza tra partner intimi formato dall’Università Federale di Santa Catarina.
Ha studiato psicologia all’Università di Roma e all’Unifor. Equivalenza del corso di Psicologia in Italia, con conseguente Laurea Magistrale.
Specializzato in Psicotraumatologia da A.R.P. di Milano e in Medicina Psicosomatica e Psicologia della Salute a Madrid.
Autore di 4 libri pubblicati.
Sito: www.sorayapsicologa.com & www.alquimiadavida.org
Email: contato@sorayapsicologa.com. Instagram: @soraya.psico
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