Verona come modello da seguire per le aperture nel settore degli spettacoli.
Quanto auspicato dal ministro Franceschini e riportato oggi sulla stampa (“le regole per gli eventi sportivi con il pubblico siano applicate anche ai concerti e agli spettacoli negli stadi e all’aperto”), è ciò per cui la città scaligera è al lavoro da più di un anno. Un impegno che l’anno scorso, attraverso la predisposizione di un rigido protocollo, ha permesso all’Arena di Verona di essere il primo teatro in Italia ad aprire al pubblico. E che quest’anno è proseguito con il protocollo pilota per ospitare 6 mila spettatori. Un documento di oltre 50 pagine che il Comune, insieme a Fondazione Arena e Arena di Verona srl, ha già predisposto in accordo con il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni e con la Regione, e che è stato inviato al Comitato Tecnico Scientifico. «Apprezzo tutti coloro, istituzioni e organizzatori, che citano l’Arena di Verona come esempio virtuoso per la riapertura degli spettacoli dal vivo in Italia – commenta il sindaco Federico Sboarina-. Già l’anno scorso, nel pieno della pandemia, abbiamo dato prova di poter accogliere in piena sicurezza più di 4mila spettatori. Quest’anno siamo molto fiduciosi perché abbiamo predisposto un protocollo che ci consentirà di garantire le massime condizioni di sicurezza ad almeno 6mila persone a sera. Così Verona si riaprirà al mondo, ce lo auguriamo tutti». L’Arena di Verona è, infatti, pronta a ripartire il 5 giugno con il concerto de Il Volo, tributo al Maestro Ennio Morricone, seguito dal live di Emma il 6 giugno, e dalla prima dell’Opera Festival 2021 affidata al Maestro Riccardo Muti che, il 19 giugno, dirigerà Aida.