«In qualità di responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli D’Italia della regione del Veneto, sono fiera di comunicare che il 13 aprile scorso, presso il consiglio regionale del Veneto, è stata presentata, dai consiglieri di Fratelli d’Italia, una mozione recante “TUTELA INTERVENTI URGENTI SUL DDL N. 2005 (DDL ZAN) IN DISCUSSIONE PRESSO LA SECONDA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ED AVENTE AD OGGETTO “MISURE DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA DISCRIMINAZIONE E DELLA VIOLENZA PER MOTIVI FONDATI SUL SESSO, SUL GENERE, SULL’ORIENTAMENTO SESSUALE, SULL’IDENTITÀ DI GENERE E SULLA DISABILITÀ” volta a impegnare la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Parlamento della Repubblica Italiana e presso la Presidenza della II Commissione Giustizia del Senato, del dissenso all’approvazione del Disegno di Legge n. 2005 di cui in premessa, suscettibile di violare la libertà di pensiero, la libertà di parola, la libertà di opinione, la libertà di associazione, la libertà di stampa, la libertà di educazione, la libertà di insegnamento e la libertà religiosa.
Ringrazio di vero cuore il nostro capogruppo in consiglio regionale Speranzon Raffaele nonché i Consiglieri regionali, Polato Daniele, Formaggio Joe, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch
Fratelli d’Italia è contro l’omofobia e ogni forma di discriminazione e di incitamento alla violenza. Lo affermano già chiaramente la nostra Costituzione e le leggi della Repubblica.
Ma questo non ci impedisce di pensare che il ddl Zan rappresenti un grimaldello per impedire la possibilità di esprimere le proprie idee.
Scopo del ddl Zan non è solo quello di sopprimere al “libertà d’opinione” per configurare un “reato d’opinione”, ma anche quello di favorire l’ideologia gender, l’assurda utopia del neutro.
La riduzione delle libertà non è il rimedio contro i crimini d’odio, anzi può rappresentare un elemento così’ divisivo da annullare l’impegno per una società più giusta e libera.!»
così Maddalena Morgante, responsabile veneto Dipartimento pari opportunità, Famiglia, Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia