Venezia, 20 aprile 2021
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lancia una nuova sfida per l’incarico di Commissario delegato per l’emergenza legata alla tempesta ”Vaia” che ha martoriato buona parte della montagna veneta. Al suo posto, il Capo della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, ha nominato l’architetto Ugo Soragni, già Direttore Generale Musei del Ministero dei Beni Culturali, che opererà gratuitamente.
Zaia, assorbito dalla grande emergenza Covid, per la quale è pure Commissario, ha proposto questo avvicendamento per dare un segnale di grande attenzione alla chiusura di una delle ferite più grandi del Veneto negli ultimi anni.
Era stato lo stesso Presidente, con una sua nota ufficiale, a chiedere il subentro, al fine di garantire un’efficace conclusione della gestione commissariale, che vede la propria scadenza nel mese di novembre di quest’anno, e in considerazione della crisi pandemica che vede le Regioni fortemente impegnate nelle azioni volte al superamento del grave contesto sanitario e socio-economico in atto.
“Ringrazio Fabrizio Curcio – dice Zaia – per aver recepito le indicazioni della Regione e nominato una figura di valore assoluto che, nel suo prestigioso e lungo curriculum annovera tra l’altro anche l’incarico, ottimamente svolto, di Commissario straordinario per la rassegnazione e la restituzione degli spazi del complesso della Reggia di Caserta”.
“Una figura – aggiunge Zaia – che garantirà la più efficace attuazione di tutte le azioni necessarie e l’adozione di tutte le iniziative per garantire la realizzazione degli interventi previsti per il superamento dell’emergenza Vaia con la competenza e l’impegno necessari. Fino ad ora – aggiunge – abbiamo portato avanti un grande lavoro, con grandi investimenti e centinaia di cantieri, ma mantenere in una sola figura il carico di responsabilità decisionale sia rispetto a Vaia che al Covid, non sarebbe stata la scelta migliore nell’interesse degli abitanti della nostra montagna ferita da un lato e di tutti i veneti alle prese con il Covid dall’altro. La Regione – conclude – è a totale disposizione, con tutte le sue professionalità, del Commissario Soragni a cui va il mio più sentito ringraziamento per l’impegno che ha deciso di assumere per il nostro Veneto”.
La delibera con cui la Giunta regionale ha recepito la nomina dell’architetto Ugo Soragni prevede tra l’altro che, per l’assolvimento del proprio incarico, gli sarà riconosciuta la facoltà di accedere agli uffici regionali, di avvalersi del materiale e di tutta la documentazione necessaria, nonché di tutte le strumentazioni e supporto logistico e di personale necessari per il corretto espletamento dell’incarico stesso.
A poco più di due anni da quella tragedia, iniziata il 28 ottobre 2018, è già stato realizzato un lavoro imponente. I risultati stanno nei numeri: sono stati assegnati e totalmente impegnati da parte del Commissario Delegato circa 682 milioni di euro, con 931 cantieri ultimati o in corso per l’annualità 2019, e con altri 480 cantieri per l’annualità 2020, pari a 240,5 milioni di importo. Dei 931 cantieri a valere sul 2019, 467 sono già ultimati e 426 con i lavori in corso. Per l’annualità 2020 sono stati stipulati 464 nuovi contratti per un importo di circa 240 milioni e vari cantieri sono già conclusi.
“E così si continuerà – dice Zaia – fino a che le nostre montagne non torneranno a splendere come prima, per quanto possibile perché purtroppo i milioni di alberi abbattuti non li possiamo far ricrescere con la bacchetta magica né, come d’incanto, farli sparire tutti dal terreno”.
Su quest’ultimo fronte, circa l’85% del legname è stato venduto, e di questo il 50% portato via fisicamente. Per il resto ci saranno bisogno di almeno 50 milioni di spesa per recuperare il legname che non ha mercato e non è vendibile senza costi.
Sono stati inoltre imputati con Ordinanza Commissariale n. 14 del 29 settembre 2020, i 68 milioni di euro del Fondo di Solidarietà assegnato dall’Unione Europea. I cantieri già realizzati ed in corso di verifica e rendicontazione sono più di 100.