Dopo le classiche di primavera, e le prime brevi corse a tappe (molto avare di soddisfazioni per gli azzurri), prende il via l’8 maggio da Torino il Giro 2021.
Molti i favoriti al via, che si sfideranno in un percorso di 3.450 km complessivi di cui 38km a cronometro, suddiviso in 21 tappe e caratterizzato da ben otto arrivi in salita. Non mancheranno le frazioni adatte a imboscate e per cacciatori di risultati parziali. Già nella terza e quarta giornata i big dovranno guardarsi da possibili trappole a Canale e Sestola, ma i distacchi più pesanti si avranno sulle Alpi, probabilmente a partire dalla quattordicesima tappa, con arrivo sul terribile Zoncolan (già domato da Simoni, Basso e Froome). Cortina, Sega di Ala, l’Alpe di Mera e l’Alpe di Motta definiranno la classifica prima della crono conclusiva di Milano. Novara, Cattolica, Termoli, Foligno e Verona appaiono, invece, come le uniche frazioni dedicate alle ruote veloci.
Il 20 maggio, poi, in terra toscana, il Giro ricorderà, nel centenario della nascita, Alfredo Martini, storico e plurivincente commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo. Il giorno successivo, infine, la corsa rosa renderà il giusto omaggio, in occasione dei settecento anni dalla morte, al padre della lingua italiana, Dante Alighieri, con la tappa Ravenna-Verona (totalmente pianeggiante) che toccherà due delle città più care al Sommo Poeta.
Non saranno al via i grandi protagonisti della prima parte della stagione agonistica. Nè il vincitore di Amstel-Gold- Race e Gand-Wevelgem (e pluri-piazzato), il belga Van Aert, nè il francese Alaphilippe (vincitore della Freccia Vallone), ma nemmeno gli sloveni, amici-nemici, Roglic e Pogacar, primi, rispettivamente, nel Giro dei Paesi Baschi e nella Tirreno-Adriatico e Liegi-Bastogne-Liegi. Il ruolo da papabili se lo contenderanno il britannico Yates (vincitore del Tour of Alpes) e il colombiano Bernal (suo il Tour 2020). Almeida, Bardet, Landa e Vlasov completano il lotto dei favoriti. Sarà al via anche il belga Evenepoel, ex fenomeno del ciclismo, reduce, però, dal grave incidente dello scorso agosto. Grandi dubbi sulle sue condizioni. Incertezza, pure, sulla presenza dell’eterno Vincenzo NIbali (causa infortunio). Riuscirà il nostro Formolo a non farlo rimpiangere? E il trentino Ganna si accontenterà ancora di vincere alcune tappe e le crono, o punterà alla classifica? Il 30 maggio a Milano le risposte.
Matteo Peretti