Post choc della neo-eletta Presidente del Consiglio Comunale di Chioggia. Speranzon: “Dimissioni subito”

“Non sempre noi donne siamo perfette,… mi sa tanto da “l’ho data a 4 ragazzi apparentemente
benestanti e il giorno dopo me ne sono pentita”, …alle persone comuni questo tipo di violenza non
succede”: queste alcune delle frasi del commento pubblicato su Facebook dalla neo-eletta
presidente del consiglio comunale di Chioggia, Maria Chiara Boccato, e che hanno scatenato le ire
del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Raffaele Speranzon.
“Chi scrive frasi del genere per difendere il leader di un movimento politico non merita di
rappresentare i chioggioti”, tuona il veneziano Speranzon. “Spostare il dramma di una ragazza sul
piano politico è un’operazione che manca totalmente di rispetto a lei, alla sua famiglia e a tutte le
donne: sarà la giustizia a fare luce su quanto accaduto, non certo lo scandaloso video di un politico
e gli appoggi social dei suoi seguaci”.
“Lo sa Boccato che il report 2020 della Consigliera di parità della Città Metropolitana di Venezia
sulle strutture antiviolenza dipinge l’identikit della donna che si rivolge a questi sportelli come “tra
i 31 e i 50 anni, coniugata o convivente, con un livello di istruzione medio-alto, lavoratrice e
madre, nei due terzi dei casi con figli piccoli”? A me sembra esattamente il ritratto di una persona
comune”, continua Speranzon. “Lo sa poi che proprio il Comune di Chioggia che lei rappresenta ha
istituito un Centro Antiviolenza? Che nel 2019 in Veneto i centri antiviolenza hanno preso in carico
una donna ogni 789 donne residenti, contro l’una ogni 770 dell’anno precedente, e che proprio
Venezia è la provincia con più casi, 804?”.
“Non si possono umiliare così le persone, e se il post mi inorridisce, altrettanto scandaloso è il
silenzio delle “anime belle”, quelle che a Roma spingono per l’approvazione del Ddl Zan e poi a
Chioggia eleggono come presidente del consiglio comunale persone che giudicano chi denuncia
una violenza, senza conoscere i fatti e per posizione politica”, conclude il capogruppo FdI in
Regione. “Se fossero coerenti e se tenessero realmente alla lotta contro ogni forma di
discriminazione, PD e 5Stelle avrebbero già presentato una lettera per chiedere le dimissioni della
Boccato dal suo incarico. Vediamo se ne avranno il coraggio o se prevarrà la ragion di stato in un
comune in cui la maggioranza rosso-gialla di governo è sempre più traballante”.

Raffaele Speranzon
Capogruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni
Consiglio Regionale del Veneto