“Erano una trentina quel giorno, in trasferta per assistere alla partita Chievo-Napoli – commenta l’assessore Andrea Bassi –. Erano tifosi napoletani, ma potevano essere di qualsiasi altra città perchè quello che che conta non è la provenienza ma ciò che hanno fatto. Per puro spirito di sfida e di profondo odio, hanno cambiato direzione assaltando un bar, presunto covo dei tifosi Hellas, dove in realtà erano presenti tanti veronesi, che col calcio non c’entravano nulla, insieme ai loro bambini e alle loro famiglie. La tragedia non si consumò solo perché le vetrine del bar hanno retto, ma il terrore nelle menti degli avventori del bar rimane intatto.
Ora leggere che questi delinquenti sono stati tutti assolti, fa rabbrividire. Da cittadino ma anche e soprattutto da amministratore. Le istituzioni veronesi, gomito a gomito con gli organi di sicurezza pubblica, hanno fatto e fanno ogni santo giorno sforzi immani per il controllo del territorio e isolare i facinorosi. Per un domenica di follia non vale davvero la pena di prendersi un Daspo o peggio rovinarsi la vita. Ma sentenze di questo tipo vanificano anni di sforzi, oltre che il lavoro di mesi dei nostri agenti e della Questura per identificare le persone.
Per non parlare dell’esempio negativo che si dà ai cittadini, salvo poi riempire pagine e servizi televisivi con l’indignazione sulle curve violente e sul dilagare di certi comportamenti”.