Il Veneto è la Regione d’Italia con la più alta percentuale di dosi somministrate (2.310.865) rispetto a quelle consegnate (2.439.860) pari al 94,7%. Per calcolare la percentuale di persone vaccinate non bisogna rapportarle all’intera popolazione italiana, come erroneamente succede, ma alla platea di riferimento ossia i soggetti dai 16 anni in su. Biontech e Pfizer hanno presentato all’Ema – European Medicines Agency – la richiesta di autorizzazione per l’uso del loro vaccino anti-Covid nei ragazzi dai 12 ai 15 anni. Negli Stati Uniti Pfizer e Moderna stanno sperimentando il vaccino anti Covid-19 sui bambini a partire dai 6 mesi di vita.
La regione italiana con la più alta percentuale di vaccinazioni complete (2a dose e monodose) è la Liguria col 20,99%, ultima la Provincia Autonoma di Trento con l’11,01%. Il Veneto col 15,82% e 662.214 vaccinazioni complete si attesta sotto la media italiana pari al 16,4%. In Italia risultano somministrate al 17 maggio 27.416.033 dosi (il 91% di quelle consegnate)per un totale di 8.382.977 persone vaccinate.
Il prossimo grafico prende a riferimento la percentuale di persone vaccinate (1a dose) nelle varie regioni. Le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno superato la soglia del 40% di vaccinati, la Lombardia è al 39,95%, il Molise al 39,69% e al quinto posto il Veneto col 39,38%.
Ad elaborare grafici e stime è Luca Fusaro, Dottore Magistrale in Economia Applicata, Dottore Commercialista e Analista di Dati. Da inizio pandemia collabora con vari giornali cartacei e online, inviando loro grafici sul Covid-19.
“La novità di queste elaborazioni – spiega – è che si fa riferimento alla platea interessata, ossia i soggetti dai 16 anni in su, e non all’intera popolazione italiana. Calcolare tale percentuale sulla popolazione italiana (come accade in altri grafici reperibili sul web) è un errore: è come calcolare il tasso di disoccupazione rapportando disoccupati e popolazione italiana, mentre la platea di riferimento è solo quella della forza lavoro”.