Lo scorso 27 aprile ci eravamo lasciati, in vista della nostra corsa rosa, con molti interrogativi. Chi avrebbe avuto la meglio tra i favoriti Yates e Bernal? E Almeyda, Bartet, Landa e Vlasov avrebbero solo combattuto per un piazzamento? Il belga, nuovo fenomeno del ciclismo, Evenepoel si sarebbe dimostrato campionissimo anche nelle corse di tre settimane, o avrebbe pagato la lunga assenza dalle gare? Il nostro Nibali avrebbe lottato con i primi nonostante l’infortunio e, infine, quali altri italiani avrebbero portato in alto il tricolore? Queste le risposte.
Il colombiano Bernal si è confermato ottimo scalatore e ha portato a casa il giro numero 104 in un duello, accesosi nelle ultime giornate di gara, anche con il britannico Yates, che però è giunto solo terzo in classifica. A entrambi, poi, sono andate anche delle prestigiose vittorie di tappa.
Bartet e Vlasov hanno chiuso rispettivamente al settimo e quarto posto. Landa, sfortunatissimo, ha lasciato la corsa nella prima settimana per una caduta. Il solo Almeyda ha mostrato grinta e voglia di affermarsi, e il sesto posto sta decisamente stretto al portoghese che avrebbe meritato un miglior piazzamento. È stato rallentato, indubbiamente, anche dalle difficoltà del compagno di squadra Evenepoel.
Il belga e Nibali hanno pagato gli infortuni e una preparazione, forse, affrettata. Speriamo di rivederli alle Olimpiadi come protagonisti.
A sorpresa, è proprio il caso di dirlo, e meglio tardi che mai (a 33 anni), ha compiuto l’impresa della sua carriera il siciliano Caruso finito secondo in classifica generale e autore di una grande azione all’Alpe Motta con un attacco da lontano. Corridore forte, generoso e continuo, ha dovuto cedere solo allo scatenato Bernal al quale, però, ha fatto vedere i sorci verdi nell’ultima tappa di montagna. È il vincitore morale del Giro. Abbiano scoperto un nuovo campione? Chissà!
Infine, ai nostri Ganna, Vendrame, Nizzolo, Fortunato e Bettiol la soddisfazione di alcune vittorie parziali.
All’ex campione del mondo Sagan la prestigiosa maglia a punti (e l’arrivo di Foligno).
In conclusione, questa la classifica generale finale: Bernal primo, Caruso secondo a 1 29″ e terzo Yates a 4 15″. Quarto è giunto Vlasov a 6 40″ con quinto Martinez a 7 24″.
Matteo Peretti