La Giunta comunale, riunitasi ieri in modalità web conference, ha approvato, su proposta dell’avvocatura Civica, l’autorizzazione a promuovere ricorso alla Corte dei Conti contro l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (già Equitalia) che, per conto del Comune di Venezia si occupa di riscossione coattiva di diverse entrate (fra cui le sanzioni per violazioni del codice della strada) così come stabilito dalla delibera n. 30 approvata dal Consiglio comunale il 30 luglio 2017.
“Nel corso di questi anni – commenta l’Avv. Paolo Romor, consigliere delegato alla Avvocatura Civica – abbiamo constatato che numerosi destinatari delle sanzioni impugnano le cartelle esattoriali davanti ai Giudici di Pace i quali, spesso, le annullano con sentenze che accertano l’intervenuta prescrizione del credito per responsabilità addebitabile esclusivamente al comportamento dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico l’Avvocatura ha raccolto ed elencato tutte le sentenze, passate in giudicato, che hanno dichiarato prescritti i crediti del Comune: ben 66.019,58 euro nel periodo 2013 – 2019. Alla luce di questo dato si è quindi deciso di diffidare l’Agenzia delle Entrate – Riscossione a corrispondere quanto dovuto in quanto ritenuta responsabile di aver notificato in ritardo la cartella esattoriale ai trasgressori. In seguito alla risposta negativa da parte dell’Agenzia, si è quindi deciso di procedere con l’approvazione di questa delibera con la quale si incarica l’Avvocatura civica di procedere con l’azione legale volta ad accertare la responsabilità dell’Agenzia e la rifusione del danno, pari agli oltre 66 mila euro già citati, ai quali si aggiungono altri 2.696,58 euro che – e qui la beffa si aggiunge al danno – il Comune ha dovuto pagare a titolo di spese legali nei giudizi che hanno annullato le sanzioni. Parliamo di risorse economiche sottratte alla collettività – conclude Romor – e per questo abbiamo deciso di intraprendere una procedura innanzi la Corte dei Conti affinché sia accertata la responsabilità dell’Agenzia delle Entrate e la stessa sia condannata a risarcire il Comune di Venezia per il danno causatogli”.
Venezia, 2 giugno 2021