Far conoscere e rendere accessibili a chiunque, comprese le persone con disabilità, i luoghi di culto di Venezia, la loro architettura e le opere che vi sono conservate all’interno. Con questo spirito è nato il progetto “Le Chiese di Venezia…in tutti i sensi”, ideato dalle Associazioni Onlus Tactile Vision di Torino e Lettura Agevolata di Venezia, con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il supporto di Patriarcato e Rotary Club di Venezia.
La presentazione dell’iniziativa si è svolta questa mattina, 3 giugno, nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, a San Polo. All’evento, organizzato con la collaborazione dei Frati Minori Conventuali della Basilica, di Venice in Peril Fund e dell’esperta d’arte Franca Lugato, era presente, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto.
“Sono orgogliosa che il Rotary Club porti avanti un progetto simile – ha spiegato la Zaccariotto – Lo fa con uno spirito di collaborazione che mette assieme persone, tecnici e istituzioni, per raggiungere risultati all’altezza della città di Venezia ma anche degli obiettivi di questa Amministrazione. Parole come accessibilità e accoglienza sono in sintonia con la nostra volontà di rendere Venezia sempre più accessibile a tutti: bambini, ipovedenti, anziani, persone con problemi di mobilità. Non vogliamo più parlare di barriere, perchè la barriera crea inevitabilmente un limite, ma offrire una città che sia aperta a chiunque voglia venire a Venezia.
Con questo spirito abbiamo lavorato alacremente in questi anni proprio sul piano delle barriere architettoniche – ha proseguito l’assessore – prestando attenzione non solo ad opere particolari, penso ad esempio alle rampe, ma anche a tutti quei dettagli che favoriscono l’incontro della città con la persona. Questa è una città di tutti, e tutti possiamo contribuire a renderla più accessibile”.
All’interno della Basilica è stata installata e svelata una mappa sensoriale dove sono riportate, in braille, e con traduzione sia in italiano che in inglese, informazioni su storia, opere ed elementi principali del luogo. Attraverso un QR code e un tag NFC, attivabili con il proprio smartphone, si può ottenere poi una descrizione audio-video anche nella lingua dei segni.
Lo strumento permetterà di comunicare facilmente a tutti le caratteristiche architettoniche dell’edificio e verrà replicato in altre chiese della città. Al momento sono sei quelle coinvolte finora nel progetto. Oltre a S. Maria Gloriosa dei Frari, ci sono il Santuario di Santa Lucia e le chiese di Santo Stefano, Santa Maria del Giglio, San Moisé e San Rocco. Presto però se ne aggiungeranno altre, a partire dalla Basilica dei SS. Giovanni e Paolo. Il tutto nell’ottica di favorire una cultura dell’inclusività eliminando le barriere fisiche e promuovendo lo sviluppo sociale.
Venezia, 3 giugno 2021