Mentre l’attuale squadra governativa con a capo il nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è a lavoro in merito alle nuove misure e bonus che sono stati introdotti in seguito all’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, il tema delle pensioni rappresenta ancora un importante punto di domanda che sta destando non poche preoccupazioni da parte non soltanto dei cittadini italiani che sono prossimi all’età pensionabile o che desiderano uscire prima dal mondo del lavoro, ma anche da parte degli stessi sindacati dei lavoratori e degli investitori.
È proprio in questo scenario di incertezza che emerge la necessità di ottenere una riformulazione delle proposte relative ad una nuova riforma pensione e nuove formule di pensionamento più idonee ad andare incontro alle attuali esigenze dei cittadini italiani lavoratori e dei risparmiatori, ma anche più consone e adatte all’attuale situazione economica.
Molti, hanno già scelto di investire nella previdenza complementare (in particolare nei fondi pensione, uno dei principali strumenti di integrazione pensionistica). La novità, però, è rappresentata dalla nuova proposta sui fondi pensione di Moneyfarm, che prevede una nuova strategia previdenziale costruita da veri esperti. Un sondaggio, infatti, condotto su un campione di 1.380 individui maggiorenni residenti in Italia e somministrato online a una porzione del database di clienti e utenti Moneyfarm (circa 200mila individui), ha rivelato che sono diverse le preoccupazioni finanziarie degli investitori, come l’impatto negativo della pandemia (il 53% degli intervistati si dice molto preoccupato per la pensione) e la poca informazione (il 38% dichiara di non essersi mai documentato su quando andrà in pensione).
Per quanto riguarda la scelta di una soluzione di previdenza integrativa, il 42% ne è ancora sprovvisto, con punte del 60% tra i giovani. Emerge, ancora una volta, come quella previdenziale sia ancora una scelta ardua da compiere, ma necessaria. La pensione integrativa è infatti uno strumento di risparmio vantaggioso come nessun altro, perchè consente di integrare il “gap pensionistico” rispetto all’ultimo reddito percepito e migliora quindi le prospettive di vita future: iscriversi ad un piano previdenziale, inoltre, permette di garantirsi una tutela di un insieme di regole e una vigilanza di apposite autorità e organismi a favore degli iscritti.