Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona ricorda il Maestro Gianluigi Gelmetti, venuto a mancare ieri all’età di 75 anni: «Apprendere della sua scomparsa mi addolora molto: è stato fondamentale per quel Rinascimento rossiniano pesarese e internazionale in cui ho avuto l’onore d’incontrarlo per poi collaborare in molte occasioni che porto nel cuore. Esprimo alla sua famiglia il cordoglio e la vicinanza mia e della Fondazione Arena».
Gianluigi Gelmetti ha avuto una lunga e fortunata carriera come direttore d’orchestra, compositore e docente, tanto nel repertorio sinfonico (con incarichi stabili, tra gli altri, a Stoccarda e Sydney) quanto in quello operistico (culminato in dieci anni alla guida dell’Opera di Roma e sempre svolto in tutto il mondo) di cui è stato tra i massimi interpreti attuali anche nella riscoperta di capolavori dimenticati, dal Belcanto al Novecento.
Il Maestro Gelmetti, Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica, a Verona è stato direttore ospite al Teatro Filarmonico di un concerto sinfonico alla guida della Bayerische Staatsorchster di Monaco nel 1986, dopo aver diretto dodici recite del monumentale allestimento di Andrea Chénier all’Arena di Verona con la firma di Attilio Colonnello: fu l’ultima edizione areniana del capolavoro di Umberto Giordano e sul palcoscenico schierò artisti come José Carreras, Montserrat Caballé, Renato Bruson.