Ha preso il via questo pomeriggio nella sala degli arazzi della Fondazione Giorgio Cini, all’isola di San Giorgio, a Venezia, la seconda edizione della Soft Power Conference, la due giorni di incontri, con rappresentanti di istituzioni internazionali, promossa dall’associazione internazionale Soft Power Club. Al centro dell’attenzione temi legati alla transizione ambientale, al ruolo della scienza e della ricerca nella protezione della salute e a quello della cultura nel post pandemia.
Dopo il successo della prima edizione, Venezia è stata confermata come sede dell’evento nel 1600° anniversario dalla Fondazione della Città. “Una città – è stato sottolineato – che parla al mondo: un tempo crocevia mondiale di scambi e culture, oggi città universale e unica, domani potenziale epicentro di un guasto ambientale che la comunità internazionale deve prevenire ed evitare”.
Da Venezia anche nel 2021 i membri del Club lanceranno un messaggio alla comunità internazionale affinché si possano utilizzare le “lezioni apprese” durante la pandemia per sostenere approcci nuovi ed affrontare anche le sfide globali attraverso un rinnovato Soft Power aperto al contributo di cittadini, organizzazioni imprenditoriali, accademie e organizzazioni sovranazionali. L’obiettivo è trasformare la forza delle idee in azione, con iniziative e progetti. In primo luogo la promozione della scienza come valore universale per accrescere la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini; poi il sostegno a una comunicazione responsabile da parte di leader e aziende e infine l’impegno non solo per contrastare il cambiamento climatico nel rispetto e al di là degli impegni esistenti (come accordo di Parigi sul clima), ma per rendere il sistema globale adattabile e resiliente a questi cambiamenti.
Ad aprire i lavori è stato il presidente della Fondazione Cini Giovanni Bazoli. Ad introdurre la conferenza il fondatore e presidente del Soft Power Club, Francesco Rutelli. In diretta da Bruxelles è intervenuto il presidente del parlamento europeo. A dare il benvenuto della città è stato il sindaco di Venezia, che ha illustrato i progetti avviati nell’ambito della sostenibilità ambientale, della ricerca e dell’innovazione, presentando il progetto ‘Venezia Capitale mondiale della sostenibilità’: dal sistema ‘porta a porta’ per la raccolta differenziata in centro storico al progetto di elettrificazione degli autobus al Lido; dal biodiesel, con la rigenerazione degli oli esausti da cucina trasformati in biocarburanti all’impianto a idrogeno che verrà realizzato a Campalto.
Sono seguiti gli interventi di numerosi relatori: Sarah El Haïry, Segretario di Stato francese incaricata della Gioventù, Simone Bemporad, Group Director of Communications and Public Affairs, Assicurazioni Generali, Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, Maria Cristina Piovesana, vice presidente per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Confindustria, Carlo Doglioni, presidente Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Carlo Barbante, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica Universià Ca’ Foscari Venezia, Paolo Costa, economista ed ex sindaco di Venezia.
Domani, martedì 31 agosto, la Soft Power Conference si terrà di mattina nella sala Baratto dell’Università di Ca’ Foscari, mentre nel pomeriggio alla Fondazione Cini verrà attribuito il Soft Power prize.
Venezia, 31 agosto 2021