Boom di adesioni dei ragazzi del liceo Galilei ai corsi di Primo Soccorso organizzati dall’ente
Romano: «Con la pandemia nei più giovani è nato il bisogno di aiutare la comunità»
Il dirigente del Galilei: «Rincuora quanto credano nei valori del volontariato e della solidarietà»
Verona, 6 settembre 2021. La scuola deve ancora iniziare, ma 400 ragazzi delle superiori sono già a lezione. Una lezione «Fuoriclasse», iniziativa pensata dal dirigente e dai docenti del liceo scientifico Galilei di Borgo Roma per investire i fondi ministeriali del «Piano scuola estate» nel tentativo di recuperare due delle dimensioni più apprezzate dai loro ragazzi e purtroppo più sacrificate, negli ultimi due anni scolastici, per colpa del Covid: la socialità e i laboratori. E tra le decine di attività ludiche e di approfondimento proposte dal vulcanico team di docenti del liceo per le due settimane che precedono la prima campanella, si scopre che tra le più gettonate c’è, a sorpresa, una delle più (socialmente) impegnate: un corso di Primo soccorso proposto da Croce Verde Verona.
«Ci ha sorpreso e inorgoglito vedere tanti giovani che, anziché sentirsi annichiliti dopo mesi di pandemia, sono così coinvolti in iniziative che si fondano su valori come il volontariato e la solidarietà», afferma Michele Romano, presidente di Croce Verde Verona. «Il clima di paura che ha bloccato le generazioni più adulte e allontanato dal servizio anche molti nostri volontari – scesi da 1.500 a poco più di un migliaio – non ferma i giovanissimi. Questa decisa risposta alla nostra chiamata testimonia un bisogno intimo di essere d’aiuto a una comunità che negli ultimi anni hanno visto in forte difficoltà. Li aspettiamo appena diventeranno maggiorenni, per ravvivare il vivaio dei nostri volontari».
Intanto, fino a venerdì, gli operatori di Croce Verde insegneranno loro l’abc del soccorritore, per prepararli ad un intervento più consapevole nel momento in cui una persona necessiti di aiuto sanitario. Perché sapere cosa fare e non lasciarsi prendere dal panico, in quei casi, può fare davvero la differenza tra la vita e la morte: a scuola, come a casa o per strada.
«Sono 220 i nostri studenti che stanno frequentando il corso. L’adesione è stata massiccia e testimonia quanto i ragazzi credano nei valori della solidarietà umana, che la scuola, come attrattore sociale, contribuisce a far crescere», spiega Antonio de Pantz, dirigente del liceo Galilei, presente alla consegna degli attestati con le docenti Silvia Dal Molin, referente insieme alla collega Gabriella Duca del progetto Fuoriclasse, e Emanuela Montini, che ha fatto da trait-d’union con Croce Verde.
Grazie a questo progetto gli alunni possono frequentare gratuitamente anche laboratori artistici, corsi di fotografia e modellismo, esperienze di rafting e di subacquea, laboratori teatrali e cinematografici in lingua inglese e uscite sul territorio. «Laboratori a cui si è iscritto un terzo dei 1.400 studenti della scuola», prosegue il preside. «Dopo quasi due anni di clima opprimente, questa risposta così entusiasta ci ha fatto capire che stiamo iniziando con il piede giusto questo anno scolastico». Durante il quale questa neonata collaborazione tra la scuola e l’ente di pubblica assistenza sembra destinata a continuare.
«Non immaginavamo un interesse del genere», conferma infatti Patrizia Albertini, vicepresidente di Croce Verde Verona. «Questi sono gli ultimi giorni di vacanza, i ragazzi avrebbero potuto approfittarne per riposare o scegliere attività più divertenti. Invece sono qui ad apprendere come aiutare gli altri e lo hanno scelto volontariamente. Una riprova del fatto che non è vero che i giovani non hanno voglia di impegnarsi: basta dare loro delle opportunità, per consentire loro di coglierle».