Aumentano in maniera preoccupante i furti di caditoie in città, le griglie che coprono i tombini e che garantiscono la sicurezza degli utenti della strada. L’ultimo episodio questa notte in via Apollo, a Verona sud. Nell’ultimo mese ne sono state sottratte ben 31, lasciando, sulle carreggiate e in prossimità dei marciapiedi, buchi da 40, 60 centimetri che potrebbero essere fatali per pedoni, bici, motorini, monopattini. Così come per le auto se una ruota dovesse infilarsi dentro. Un fenomeno in continua crescita. Erano una manciata i casi registrati negli anni scorsi, con 20 furti totali dal 2019 fino a marzo 2021, quando poi è cominciata l’impennata con ben 68 furti in sei mesi. Ad essere colpite sono diverse zone della città, soprattutto nei quartieri periferici dove è possibile effettuare sopralluoghi durante il giorno e agire di notte, senza essere visti. Le immagini vagliate dalla Polizia locale hanno già individuato le due auto che potrebbero essere state utilizzate per questo genere di attività. Al di là dei costi per la sostituzione, che il Comune deve sostenere spendendo circa 500 euro a griglia, il problema principale riguarda la sicurezza stradale. Per questo l’appello è rivolto a tutti i cittadini: segnalare subito un tombino scoperto permette di ottimizzare le indagini ma soprattutto di mettere al sicuro chi transita. Così come avvisare nel caso in cui si vedano persone non autorizzate, e quindi non riconducibili al Comune e ad Amia, armeggiare nelle vicinanze delle caditoie. L’invito è rivolto anche a coloro che comprano ferro vecchio, se trovati in possesso della ghisa marchiata dal Comune rischiano di essere denunciati per ricettazione.
Un’accelerazione del fenomeno è stata registrata soprattutto nelle ultime settimane. Tra le vie più battute, via Marin Faliero e via Merighi, dove sono state rubate 15 griglie. Altre 10 in via Comacchio, Dominutti, D’Arezzo e in agosto altre 15 in via Sansovino, via Puglie e via Giolfino, Meneghetti e Rotari. E poi ancora in lungadige Catena, via Sturzo, via Casorati, via Lega Veronese e via Chioda.
A dare l’allarme, questa mattina in diretta streaming, l’assessore alla Sicurezza e Strade Marco Padovani, il comandante della Polizia locale Luigi Altamura e il dirigente della Mobilità Michele Fasoli.
“Un fenomeno preoccupante che, al di là dell’aspetto economico che il Comune deve sostenere, genera un problema rilevante di sicurezza stradale – ha detto Padovani -. Le indagini sono in corso e proseguiranno, ma vogliamo fare un appello ai cittadini che sono le nostre sentinelle sul territorio. Se vedete anomalie, tombini scoperti o persone in atteggiamenti strani chiamate subito la Polizia locale. Ne va della sicurezza pubblica e dell’incolumità degli utenti della strada. Dopo il Covid il prezzo della ghisa è salito, nonostante questo si parla di un introito a caditoia di qualche euro. È assurdo che a fronte di un guadagno irrisorio, si crei un danno davvero ingente alla comunità”.
“Abbiamo già individuato dei veicoli che circolano in orari serali e notturni, dopo aver fatto dei sopralluoghi durante il giorno, li stiamo monitorando – ha aggiunto Altamura -. Purtroppo le caditoie spariscono anche in mezzo alla carreggiata e vicino ai marciapiedi, creando un reale pericolo. Ricordo che se dovesse succedere qualcosa, queste persone risponderanno di concorso in omicidio stradale in caso di morte e di concorso in lesioni personali stradali in caso di lesioni superiori ai 40 giorni. Le altre Forze dell’Ordine sono state allertate, l’attenzione rimane alta”.