Padova, scuole: si abbassa il costo delle mense con un risparmio economico per le famiglie e lo stop allo spreco alimentare

La Giunta comunale ha deliberato una riduzione del contributo del costo dei pasti a carico delle famiglie per chi si avvale del servizio di ristorazione scolastica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

La riduzione della retta è dovuta al fatto che viene tolta la merenda ai bambini e bambine da 6 a 13 anni: una merenda di tipo secco e confezionato (biscotti, crackers) che, oltre ad essere destinata solo a chi usufruiva del servizio mensa e non a tutti, non era particolarmente apprezzata.

Oltre allo spreco alimentare, la distribuzione di queste merende creava diversi problemi di gestione, nonchè di manipolazione per via del Covid.

Per questo si è preferito toglierla e abbassare la retta di circa 0,20 centesimi al giorno, un abbassamento maggiore rispetto al costo della merenda. Un risparmio quindi di un euro a settimana, circa 4 euro al mese.

La scelta è stata presa in totale accordo con i dirigenti scolastici.

Commenta l’assessora Cristina Piva: “Un risparmio economico per le famiglie, ma anche di tipo etico. Questa merendina non era particolarmente apprezzata da ragazze e ragazzi e ci è sembrato corretto agire anche contro quello che di fatto era uno spreco alimentare.
Inoltre, la gestione della distribuzione di queste merendine era particolarmente gravosa per la scuola e in questo momento, in cui le azioni di prevenzione del contagio stanno impegnando tutto il personale scolastico, ci è sembrato corretto anche semplificare alcune procedure. Mi preme su questo ricordare che il Ministero ha comunicato l’obbligo per le scuole di controllare il green pass anche a tutti i genitori. Comprendo la necessità di mettere in campo tutto ciò che è possibile per prevenire la diffusione dei contagi, ma alla scuola dell’infanzia e al nido i bambini e le bambine vengono portati tutti dai genitori. Se il personale deve controllare 100 green pass al giorno, due volte al giorno, serve del personale ad hoc che in questo momento non è previsto. Confesso che è una grande difficoltà per le scuole e ci auguriamo il Ministero dia delle linee guida su come comportarsi, perché non possiamo un’altra volta gravare sul mondo scolastico, di ogni ordine e grado.”