9 arrestati, 26.963 identificati e 148 indagati per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, rifiuto di generalità, resistenza a Pubblico Ufficiale ed inosservanza della normativa che regola la permanenza degli stranieri sul territorio nazionale: è questo il bilancio dei controlli del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto nelle principali stazioni ferroviarie e a bordo dei treni, dall’inizio del mese di giugno alle prime due settimane di settembre.
Durante il periodo estivo, i servizi per la prevenzione e la repressione dei reati in ambito ferroviario sono stati intensificati in relazione all’aumentato flusso di viaggiatori: 3.023 le pattuglie impegnate in stazione e a bordo dei convogli, 172 i servizi antiborseggio effettuati da operatori in abiti civili, 298 i servizi di pattugliamento lungo le principali linee al fine di prevenire i danneggiamenti alle strutture ferroviarie e compromettere la sicurezza e la regolarità del trasporto e 144 i treni scortati, anche in tratte a lunga percorrenza.
Durante l’estate le attività di controllo sono state potenziate attraverso 3 operazioni straordinarie “Stazioni Sicure”, per contrastare le attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario e 3 giornate “Rail Safe Day”, per la prevenzione di comportamenti scorretti e pericolosi. 3 le operazioni “oro rosso” per il contrasto del fenomeno dei furti di rame, causa di disagi e ritardi nella circolazione dei treni. Le attività sono state svolte in sinergia con personale della Questura di Venezia, del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine di Padova e delle Unità Cinofile della
Polizia di Stato e della Polizia Locale.
In particolare, tra gli arresti, un 45enne per rapina, nella stazione di Padova. L’uomo, con una siringa ha cercato di colpire le guardie giurate, impegnati in servizio antitaccheggio, che lo avevano fermato dopo il furto di alcuni generi alimentari ai danni di un esercizio commerciale dello scalo. L’intervento della pattuglia della Polizia Ferroviaria ha evitato che la situazione degenerasse.
Nella stazione di Venezia- Mestre, gli operatori della Polfer hanno arrestato un 33enne per rapina: nei pressi dello scalo mestrino, l’uomo, in sella ad una bicicletta, ha strappato di mano il cellulare ad una giovane spintonandola con forza e scagliandole contro il velocipede quando la vittima ha cercato di trattenerlo, afferrandolo per la manica della camicia. Il 33enne, in fuga, è stato bloccato dai poliziotti che nel frattempo erano stati allertati da un passante che aveva assistito alla scena.
Nel mese di giugno, sempre a Venezia, una 33enne è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di deturpamento ed imbrattamento di proprietà altrui. La donna è stata colta in flagranza da una pattuglia della Polizia Ferroviaria, mentre, munita di bombolette di vernice spray, stava imbrattando il muro del sottopasso ciclopedonale.
Tutto il materiale usato per il grafitaggio è stato posto sotto sequestro.
Al termine di un’attività investigativa, un uomo di 34 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato denunciato per furto ai danni di una persona ipovedente, avvenuto a bordo di un treno regionale Bologna-Venezia. A seguito della denuncia presentata dalla vittima, alla quale, nella tratta tra Monselice e Padova, era stato sottratto lo zaino contenente un costoso computer, i poliziotti hanno rintracciato il colpevole e recuperato la refurtiva, poi restituita.
Cinque gli ordini di carcerazione eseguiti durante l’estate. Uno dalla Polfer di Padova nei confronti di una cittadina polacca che doveva scontare 8 mesi di reclusione. Uno a cura della Squadra di Polizia Giudiziaria nei confronti di una cittadina bosniaca per l’espiazione della pena di 8 mesi di reclusione per furto e ricettazione. Un altro a cura
del Reparto Operativo di Venezia S. Lucia nei confronti di un 51enne, chiamato scontare 1 anno, 10 mesi e 19 giorni di reclusione per furto, ricettazione e gestione non autorizzata di rifiuti. Due eseguiti dagli operatori della Sezione di Mestre che hanno tratto in arresto rispettivamente un cittadino italiano, destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di 4 anni, 2 mesi e 28 giorni, denunciandolo anche per furto e ricettazione, e un altro connazionale, 35enne, per l’espiazione della pena di 2 anni, 3 mesi e 28 giorni, per reati inerenti i stupefacenti.
23 i provvedimenti di allontanamento emessi ai sensi della normativa in materia di Daspo Urbano, nei confronti di soggetti senza fissa dimora, alcuni dei quali sanzionati per ubriachezza molesta e per atti contrari al pubblico decoro.
Venezia, 13 settembre 2021