Gestione dei rifiuti in pandemia, a Vicenza nel 2020 cala la produzione totale di rifiuti urbani rispetto al 2019

Nell’indagine di Green City Network anche Vicenza tra le città più virtuose per raccolta differenziata

L’onda lunga della pandemia si fa sentire anche nell’ambito della gestione dei rifiuti. Nel 2020 si è registrata una leggera riduzione, pari all’1,8%, della produzione totale dei rifiuti urbani rispetto all’anno precedente: un fenomeno diverso rispetto a quanto registrato prima del Coronavirus.

A fotografare la situazione è stata oggi l’assessore all’ambiente Simona Siotto nel corso del webinar di presentazione dell’Indagine sull’economia circolare e la gestione dei rifiuti urbani nelle città del nord nell’anno della pandemia, organizzato da Green City Network e Conai (Consorzio nazionale imballaggi).

Con il 76% di rifiuti urbani differenziati (dato ISPRA) su quasi 70 mila tonnellate di materiali trattati, Vicenza è stata infatti selezionata tra i Comuni più virtuosi d’Italia per partecipare a all’indagine sul servizio di igiene ambientale nel primo anno della pandemia. Il rapporto ISPRA 2020 (su dati 2019) colloca inoltre Vicenza al 13° posto su 112 Comuni censiti e al 5° posto sui 45 capoluoghi con più di 100.000 abitanti.

Dall’indagine di Green City Network emerge quindi che nel 2020 la produzione totale dei rifiuti urbani a Vicenza è aumentata dell’1,6% rispetto al 2015 (anno utilizzato per il confronto nel rapporto Green City Network), mentre è diminuita dell’1,8% se confrontata con il 2019. Per quanto riguarda l’andamento della raccolta differenziata nel 2020 rispetto al 2015 si riscontrano aumenti in diverse frazioni: carta (+8%), vetro (+17%), organico (+19%), verde (+13%) legno (+42%), metalli (+61%), farmaci (+5%), batterie (+30%), apparecchiature pericolose (+46%). Diminuisce invece la raccolta di imballaggi misti di origine industriale, avviati ad altre linee di trattamento, (-20%) e di prodotti informatici esausti (-20%). La raccolta differenziata è gestita per conto del Comune da Aim ambiente (Gruppo Agsm Aim).

“La pandemia e le restrizioni introdotte – ha spiegato l’assessore Simona Siotto – hanno influenzato inevitabilmente il settore della gestione dei rifiuti. La difficoltà principale è stata riscontrata nel porta a porta soprattutto nel primo periodo della pandemia, quando abbiamo dovuto dedicare un servizio specifico ai cittadini che avevano contratto il Covid o che si trovavano in isolamento. Sono state inoltre organizzate attività specifiche di sanificazione delle strade e delle aree pubbliche. Si è cercato comunque di mantenere sempre attivi i presidi di conferimento, inclusi gli ecocentri”.