Doppio intervento della Polizia Locale di Verona: arrestato per spaccio il titolare di un bar e sgomberato edificio in via Silvestrini

Doppio intervento della Polizia locale che tra ieri pomeriggio e questa mattina ha arrestato per spaccio il gestore di un bar in via Pisano e sgomberato un edificio in via Silvestrini.

Ieri pomeriggio il Nucleo Operativo di Pg della Polizia Locale ha arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 34enne, nato in Marocco, ma cittadino italiano e titolare del bar Stella in via Pisano. L’operazione, con il sequestro di 50 grammi di cocaina, è avvenuta grazie alle segnalazioni dei cittadini e il continuo lavoro di contrasto al microspaccio, soprattutto tra minorenni, utilizzando anche i cani antidroga.

Per circa dieci giorni la Polizia locale ha monitorato l’attività che si svolgeva nel bar. I clienti venivano ricevuti all’interno del locale, dove rimanevano pochissimi secondi, neppure il tempo di consumare un caffè, fatto che ha insospettito gli agenti in osservazione. Oltre al gestore, nel bar c’era anche un collaboratore che però ha fatto perdere le tracce e per il quale sono in corso le ricerche. dato l’elevato andirivieni di soggetti, sono stati eseguiti alcuni controlli a campione che hanno confermato l’attività illecita.

Durante i controlli è stato appurato inoltre che, come base, veniva utilizzato un appartamento in viale Spolverini, nel quale è stato arrestato il 34enne con nascosto negli slip un involucro contenete la cocaina. Mentre sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire le varie dinamiche, va segnalato che gli agenti hanno rinvenuto nella parte comune dello stabile in via Spolverini anche dell’hashish, non però riconducibile all’uomo.

L’uomo, accusato di detenzione di sostanze a fini di spaccio è stato processato questa mattina per direttissima e condannato agli arresti domiciliari.

Questa mattina invece, durante lo sgombero di un edificio in via Silvestrini, i Vigili di quartiere hanno individuato una persona che lo occupava irregolarmente. L’uomo, di nazionalità straniera ma regolarmente presente sul suolo nazionale, dopo essere stato sottoposto a controllo è stato rilasciato e segnalato all’autorità giudiziaria per l’occupazione irregolare. Dalle verifiche sull’area gli agenti hanno individuato numerosi altri giacigli, quindi confermando che l’edificio disabitato fornisce ricovero ad una decina di persone.

Gli operatori di Amia hanno provveduto a rimuovere rifiuti e materiali vari accumulati nel tempo. Le operazioni di pulizia, iniziate questa mattina attorno alle 7.30 appena terminato il controllo della Polizia locale, si sono concluse nel tardo pomeriggio. Sul posto era presente anche un equipaggio del nucleo operativo radiomobile Carabinieri di Verona.

Alla conferenza svoltasi al Comando della Polizia locale a seguito dell’arresto di ieri, sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani, il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura e il Commissario Massimo Pennella.

“Ringrazio la Polizia locale per il lavoro fatto e soprattutto i cittadini perché grazie anche ai social si è creato uno strettissimo collegamento con l’Amministrazione comunale – dice il sindaco Sboarina -. Con le loro segnalazioni puntuali e costruttive, ci mettono al corrente di situazioni anomale. Noi, come dimostrato anche in questa occasione, interveniamo subito e con efficacia. L’arresto di ieri dello spacciatore è particolarmente importante per garantire la serenità di un quartiere e quella dei nostri giovani. I cittadini sono le nostre vere sentinelle e insieme siamo impegnati per la nostra comunità. Proporrò al Prefetto la chiusura del locale perché queste attività illecite sono oltremodo odiose”.

“La Polizia locale non è competente sulle grandi indagini, ma lavoriamo sulle segnalazioni che vengono risolte tutte al cento per cento – afferma l’assessore Padovani -. Un plauso va ai cittadini e ai nostri agenti che riescono a svolgere la propria attività sfruttando tutte le risorse a disposizione”.