La Biblioteca Bertoliana prosegue le iniziative per le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri proponendo giovedì 30 settembre alle 19 sul proprio canale Facebook un colto dialogo fra Teodolinda Barolini – docente di Italianistica alla Columbia University di New York, accademica straniera dell’Accademia Olimpica e dell’Accademia dei Lincei – e Paolo Di Stefano – scrittore e giornalista fra i promotori del Dantedì -. “Dante e gli altri: sesso, razza, religione nella Commedia“, questo il titolo dell’incontro, analizzerà un tema peculiare della poetica dantesca: quello della differenza e dell’etica per l’alterità.
Teodolinda Barolini è figlia di Antonio, giornalista, scrittore e amico di Neri Pozza (fu per pubblicare un suo libro di poesie che Neri si inventò editore), che negli anni ’50 del Novecento fu a lungo corrispondente della Stampa dagli Stati Uniti, e della scrittrice statunitense Helen Barolini. Gli studi di Teodolinda Barolini si focalizzano sulla cultura letteraria italiana del XIII e XIV secolo, sul suo rapporto con l’antichità classica e sulla sua ricezione nei secoli fino ai nostri giorni. Ha scritto ampiamente su Dante e ha presieduto la Dante Society of America dal 1997 al 2003. “Nel 2010, quando arrivai a Vicenza in occasione del centenario di mio padre, celebrato dall’Accademia Olimpica – ricorda Teodolinda – , sono andata con le mie sorelle alla scuola media Antonio Barolini, e lì ho visto con meraviglia e ammirazione la nuova Vicenza: moderna, globale, aperta alla differenza. Sono quindi particolarmente felice di aver avuto, durante il centenario dantesco, l’occasione di parlare, attraverso l’incontro organizzato dalla Biblioteca Bertoliana, di un aspetto di Dante che forse non celebriamo abbastanza: il Dante globale, aperto alla differenza, che scrisse di sé di essere uno “cui mundus est patria velut piscibus equor” (De vulgari eloquentia 1.6.3)”.
L’incontro viene moderato da Paolo Di Stefano, scrittore e giornalista, che così sintetizza questo colloquio con Barolini: “Una lezione illuminante, quella di Teodolinda Barolini, capace di coniugare la chiarezza, la passione, la fedeltà e la fiducia nel testo, uno sguardo libero dai molti pregiudizi del secolare commento. Il risultato è che Dante ci appare sotto una luce nuova e diversa, più radicale e perciò anche più umana, con una sensibilità verso l’altro da sé che si declina in modi sempre imprevedibili per il suo tempo aumentandone la grandezza poetica e visionaria rispetto ai contemporanei”.
Le iniziative della Biblioteca Bertoliana dedicate a Dante proseguiranno nel mese di ottobre e novembre con la proposta di itinerari turistici in città (in collaborazione con l’Associazione Guide Turistiche di Vicenza; dal 22 ottobre al 19 novembre) e con laboratori per bambini dell’illustratore Marco Somà, autore di un libro illustrato sulla Divina Commedia, che si realizzeranno il 25, 26, 27 ottobre in tutte le sedi della Bertoliana.