Due giorni per discutere sul ruolo del settore dell’emergenza nella sanità pubblica anche alla luce di quanto accaduto nel corso della pandemia da Covid-19. Si svolge oggi e domani, giovedì 25 e venerdì 26 novembre, l’XI congresso annuale della Società Italiana Medicina d’Emergenza e Urgenza (SIMEU), sezione Veneto, Trento e Bolzano, ospitato a Mestre all’Hotel Laguna Palace, dal titolo “Emergenza – Urgenza a garanzia del sistema sanitario pubblico tra domanda del singolo e interesse della comunità”. All’apertura dei lavori ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini.
“Voglio innanzitutto portare il ringraziamento a nome del sindaco Luigi Brugnaro e di tutta la città non solo per quello che avete fatto durante la pandemia, ma per quello che fate da sempre”, ha detto Venturini. “Voi siete coloro che hanno vissuto la linea del fronte in questa emergenza, che avete per primi dovuto rivedere le vostre dinamiche di lavoro, che avete dovuto resettare tutto di fronte a questa grande novità. E – ha proseguito – avete retto l’urto nonostante un periodo che dura da molto tempo e che ha visto fasi veramente acute in cui le strutture hanno rischiato il collasso, ma che comunque hanno continuato a lavorare grazie alla vostra capacità di organizzarvi”.
Dopo i saluti istituzionali ha preso il via una tavola rotonda dal titolo “Necessità e proposte a sostegno del ruolo chiave dei DEA (Dipartimento Emergenza Urgenza) nel sistema sanitario pubblico”, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, Biagio Epifani, presidente SIMEU Veneto, Trento e Bolzano e il direttore generale Area Sanità e Sociale della Regione Veneto Luciano Flor. “Ci siamo interrogati – hanno spiegato gli organizzatori – sulla specificità del nostro ruolo all’interno del sistema sanitario e sulla nostra identità ma, oggi, non è più tempo di incertezze ed ambiguità poiché, non cercata, l’occasione è venuta dalla pandemia, evento drammatico che ci ha riportati al centro dell’attenzione di chi ha compiti di politica sanitaria”.
Tra i suoi obiettivi, è stato sottolineato, “l’XI congresso vuole ribadire il rapporto fondamentale con le comunità con le quali si confrontano ogni giorno le donne e gli uomini dell’emergenza, come protagonisti e non come eroi, indispensabile per mantenere saldo l’obiettivo costituzionale della sanità pubblica”. Il congresso proseguirà nella giornata di domani con dibattiti sui temi “Prima e meglio: la scelta giusta al momento giusto sul territorio”, “Le patologie tempo-dipendenti” e “Spazio alla medicina d’urgenza a 360 gradi”.
“Sulla gestione delle emergenze – ha detto ancora Venturini – voglio sottolineare che viviamo in una regione che ha grande capacità organizzativa, grazie anche a persone come il dottor Flor nel coordinamento regionale e con la nostra Ulss 3, già impegnata a programmare gli spazi per il futuro. Ma proprio sugli spazi mi preme sottolineare che in passato, a volte, anche da parte dei territori, si è preferito guardare al mattone, alla realizzazione di strutture importanti, senza però dare il giusto peso al personale, alla programmazione e alla formazione di quelle figure che, specie in emergenza, devono garantire il funzionamento del sistema sanitario. Su questo dobbiamo interrogarci e occasioni come quella di oggi sono il giusto luogo di discussione. Vi ringrazio per aver scelto Mestre come sede del vostro congresso. Siamo ancora in emergenza e siamo felici – ha concluso – di poter contare su di voi”.
Venezia, 25 novembre 2021