Ha insultato la compagna, l’ha aggredita e le ha stretto le mani intorno al collo con violenza, tanto da farle perdere il respiro per alcuni secondi.
Soltanto dopo alcuni interminabili attimi, la donna è riuscita a divincolarsi dalla presa dell’uomo e a chiedere aiuto, prima al proprietario di casa e poi alla Centrale Operativa della Questura di Verona.
È accaduto venerdì scorso, poco dopo le nove, quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Silvio Pellico e hanno arrestato un 31enne per maltrattamenti in famiglia.
Quando gli agenti delle Volanti sono arrivati presso l’abitazione della donna, pochi minuti dopo la richiesta d’aiuto giunta al 113, l’hanno trovata in lacrime mentre, visibilmente scossa e impaurita, tentava di calmare il pianto disperato della figlia di appena un anno, estremamente spaventata dalle urla del padre.
L’uomo, invece, un 31enne già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti e attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato bloccato in strada mentre si allontanava dallo stabile nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Alla vista dei poliziotti, il giovane è apparso subito nervoso ed insofferente al controllo e ha minimizzato la lite appena avvenuta con la compagna.
Il 31enne, peraltro, non è nuovo a episodi violenti: già nello scorso mese di marzo, infatti, gli agenti delle Volanti erano dovuti intervenire presso l’abitazione della donna, a seguito della segnalazione di un violento alterco tra i due.
Da allora, la donna si era allontanata da quel compagno geloso, possessivo e violento; ma venerdì i due si erano rivisti e l’aggressività dell’uomo è esplosa nuovamente.
Al termine degli accertamenti, l’uomo è finito in manette per maltrattamenti in famiglia e, in attesa di convalida, è stato condotto presso il carcere di Montorio.
Questa mattina, il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.
La donna è stata accompagnata presso l’ospedale di Borgo Trento, dal quale è stata dimessa con una prognosi di 7 giorni per il trauma distrattivo al collo subito.