Arrestati un 19enne ivoriano e un 20enne marocchino che rapinavano minorenni in centro a Verona

Ieri sera gli uomini della sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Verona nei confronti di un 20enne cittadino marocchino, in regola con il permesso di soggiorno e già gravato da precedenti per stupefacenti e di un 19enne originario della Costa d’Avorio, anch’egli regolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di due rapine, commesse ai danni di ragazzi minorenni in centro a Verona, lo scorso mese di ottobre.

Il primo episodio è avvenuto il 15 ottobre quando i due indagati, insieme ad altri giovani, hanno strappato il borsello ad un un ragazzo minorenne, dandogli una forte spinta per allontanarlo, lo hanno  minacciato con un coltello egli hanno portato via il portafoglio, il telefono cellulare e altri effetti personali che erano custoditi all’interno del borsello.

Il secondo grave episodio è invece avvenuto il giorno successivo, 16 ottobre, verso le ore 21:30, ai danni di tre giovani vittime che si trovavano con un gruppo di amici in centro città, nella zona del “Burger King”, tra via Bentegodi e via Kessler. I giovani, mentre parlavano tra di loro, sono stati raggiunti da un gruppetto di ragazzi di origine straniera che erano lì nelle vicinanze e che gli hanno offerto della sostanza stupefacente. A seguito del loro rifiuto, i ragazzi hanno iniziato a diventare molto aggressivi soprattutto nei confronti di uno dei giovani al quale hanno intimato di consegnare la felpa che in quel momento indossava. Pur di ottenere il capo d’abbigliamento, il giovane è stato malmenato da due di questi ragazzi, che sono riusciti nel loro intento criminoso. Nel contempo, un altro dei giovani aggressori, approfittando della confusione, si è avvicinato ad una delle ragazze presenti che in quel momento aveva con sé la sua borsa e quella di un’ amica che gliela aveva affidata e si è messo a rovistare nelle due borse  riuscendo ad asportare la somma di euro 20,00. Contemporaneamente, durante le fasi dell’aggressione, si è avvicinato un altro giovane per cercare di sedare gli animi, ma per tutta risposta uno del gruppo di violenti, non ancora identificato, gli ha tirato un pugno. Sempre durante le fasi dell’aggressione finalizzata alla rapina, un altro giovane ha perso il proprio telefono cellulare e quando, qualche minuto dopo, si è accorto della mancanza, si è rivolto al  gruppo di giovani aggressori e lì uno di loro gli ha mostrato il cellulare, intimandogli di consegnargli la somma di 50 euro per riaverlo; il malcapitato, che non aveva a disposizione tale somma, ha consegnato all’estortore tutto il denaro di cui era in possesso, 8,00 euro, riuscendo così a tornare in possesso dell’apparecchio.

L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile a seguito delle denunce presentate dalle vittime ha permesso, in breve tempo, di ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda, e di giungere alla compiuta identificazione dei responsabili delle rapine e dell’estorsione, di cui sono stati vittime i giovani malcapitati.

Ieri sera, gli uomini della Squadra Mobile hanno individuato gli indagati in stazione, appena scesi da un treno, in ritorno da una trasferta fuori regione. I due ragazzi sono stati accompagnati in Questura per le formalità di rito e poi condotti presso le loro residenze per la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta nei loro confronti.