Agenti della Polizia di Stato hanno effettuato una serie di controlli in incognito presso la Motorizzazione Civile di Vicenza durante le sessioni d’esame teorico (a quiz) per il conseguimento della patente di guida.
Gli investigatori della Polizia Stradale di Vicenza hanno così scovato l’ennesimo “furbetto” che tentava di superare la prova con l’ausilio di suggerimenti forniti da complici esterni. Alcune settimane fa un quarantenne ghanese è stato smascherato mentre stava rispondendo alle domande a quiz trasmesse nelle cuffie in lingua inglese, modalità consentita ai candidati che non conoscono la lingua italiana. Utilizzando occhiali ipertecnologici, apparentemente normali, muniti di microfoni e casse inseriti nelle stanghette ed attraverso il collegamento con un telefono nascosto sotto gli indumenti, riceveva i suggerimenti che un soggetto esterno gli forniva.
Il tentativo truffaldino è stato subito bloccato ed il candidato è stato denunciato per il reato di cui all’art. 1 della Legge 475/1925, che prevede una reclusione fino a un anno.
Nell’ultimo semestre sono stati così infranti i sogni di possedere facilmente una patente di guida italiana a
ben 7 cittadini di origine africana ed asiatica, che hanno tentato la scappatoia dell’utilizzo di varia strumentazione elettronica al fine di ricevere furtivamente le risposte esatte per il superamento dell’esame. Nei vari casi sono stati trovati e posti sotto sequestro telefoni e modem nascosti nelle parti più intime dei candidati, o auricolari e microcamere inserite nelle cuciture e bottoni dei loro abiti. L’abilità sottesa a questa attività illecita in tempo di pandemia ha perfino portato ad ideare l’inserimento di microcamere nelle pieghe di una mascherina.
Poiché detta attività comporta un considerevole dispendio di risorse economiche e capacità tecnico-organizzative non comuni e verosimilmente non può essere ideata da singoli in modo estemporaneo, la Polizia Stradale sta proseguendo le indagini a tutto campo per individuare i soggetti che si celano dietro a quella che si presume possa essere una vera e propria organizzazione criminale.
Altresì, sempre in piena collaborazione con il personale della Motorizzazione Civile, nel corso di attività di monitoraggio del c.d. “fenomeno di sostituzione di persona”, effettuata nel corso dell’intero iter per il conseguimento del titolo abilitativo (teoria/pratica), nell’ultimo semestre, per tre casi specifici, sono state segnalate 6 persone di origine indiana e africana.
Tale ingegnosa modalità truffaldina consiste nella presentazione agli esami al posto di un connazionale in difficoltà con i di lui documenti contraffatti e con apposizione della propria immagine fotografica. Al superamento dell’esame, si provvede con una falsa denuncia di smarrimento della patente, per richiedere l’emissione di una patente rinnovata con fotografia corretta, occultando così tutta l’operazione criminale.
Tali soggetti sono stati denunciati in concorso fra loro per sostituzione di persona e truffa ai danni dello Stato e rischiano fino a 5 anni di reclusione.
Sempre la specialità della Polizia di Stato nel semestre in esame ha denunciato altri 8 cittadini extracomunitari (cinesi,
indiani e africani) per l’utilizzo di patente di guida comunitaria falsa nella richiesta di conversione in patente di guida italiana.
Nel corso dell’attività sono state sequestrate le patenti in argomento e tale tentativo potrebbe costare, agli aspiranti
conducenti, fino a 2 anni di reclusione.