Nella tarda mattinata del 24 gennaio, la Volante del Commissariato di Bassano ha tratto in arresto L. A., del 2002, di Castelfranco Veneto (TV), perché responsabile del reato di evasione dalla misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Treviso.
In particolare, i poliziotti, nel transitare nei pressi del parcheggio Santa Caterina, notavano la presenza di un noto pregiudicato della zona, dedito a reati contro il patrimonio/persona, il quale passeggiava in compagnia di un altro giovane, di carnagione scura, alto circa 180 cm, capelli neri, vestito con abiti neri e scarpe nere, con al seguito uno zainetto a tracolla di colore rosa.
Gli Operanti, a bordo della volante, avvicinavano i due giovani chiedendo loro di fornire i documenti. Improvvisamente il ragazzo vestito di nero lanciava a terra il suo zainetto dandosi a precipitosa fuga tra le autovetture in sosta e dirigendosi verso la salita che porta a Viale dei Martiri. Recuperato lo zainetto, ne scaturiva un inseguimento del sospetto lungo le vie adiacenti e, nonostante un primo tentativo di raggiungere il giovane, con una mossa repentina questi riusciva ad eludere nuovamente il controllo. Il fuggitivo continuava la sua corsa fino ad una discesa pedonale dove però, affrontando i primi due gradini, cadeva rovinosamente a terra, perdendo l’equilibrio e, quindi, veniva raggiunto dagli operatori che lo aiutavano ad alzarsi. Nella tasca dei pantaloni venivano trovati due coltelli a serramanico.
Dalla consultazione degli archivi di Polizia, risultava avere a suo carico numerosi precedenti per rapina e di essersi reso irreperibile dal proprio domicilio di Castelfranco Veneto dal 21.01.2022, quando il padre, svegliatosi alla mattina, si era accorto dell’assenza del figlio. Pertanto veniva tratto in arresto.
Il P.M. di turno presso il Tribunale di Vicenza disponeva, quindi, il trattenimento in stato di arresto in vista del rito direttissimo disposto per la giornata del 25 gennaio 2022, all’esito del quale, ammesso al rito abbreviato, il Giudice convalidava l’arresto e sentenziava la pena di mesi nove di reclusione per l’evasione e 900 euro di ammenda per il possesso dei coltelli, disponendo che il giovane venisse riaccompagnato presso la propria abitazione per permanervi agli arresti domiciliari, già disposti dall’Autorità Giudiziaria di Treviso per altri reati.
Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte di questo Ufficio e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza del giovane in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.