La Polizia di Stato di Rovigo, il 26.01.2022, all’esito di una lunga attività di indagine ha eseguito 3 misure cautelari per i reati di spaccio e morte come conseguenza di altro reato.
L’indagine si avvia a seguito di un decesso avvenuto in questo Capoluogo di Provincia nel mese di maggio dello scorso anno.
La vittima, un rodigino cinquantenne, ha perso la vita a causa dell’assunzione di un mix cocaina eroina (c.d. “speed ball”). La sostanza si è rivelata all’esito delle analisi specifiche condotte dal Laboratorio Tossicologico di Mestre una vera e propria arma letale, specie per soggetti non dediti al consumo abituale di queste sostanze. Infatti, al suo interno era presente una sostanza da taglio, il metorfano, già tristemente nota alle cronache in quanto causa di numerose morti nel Triveneto riconducibili alla c.d. eroina gialla.
Vista la gravità di quanto accaduto, la Squadra Mobile ha avviato una serrata attività d’indagine coordinata dal PM Dott. Andrea BIGIARINI per individuare coloro che, con le loro condotte illecite, hanno cagionato la morte dell’uomo.
Nel corso delle indagini è emerso il coinvolgimento di un rodigino ultraquarantenne che nel tempo ha creato un vero e proprio canale di spaccio con Ferrara.
Con frequenza giornaliera, anche più volte nel corso della stessa giornata, si recava da uno spacciatore nigeriano acquistando dosi di eroina e in quantità minore di cocaina per un valore di centinaia di euro al giorno. Dosi che oltre a soddisfare il proprio fabbisogno giornaliero venivano cedute per fini lucrativi a terzi che di volta in volta lo contattavano, consci della certa disponibilità.
Disponeva quindi di grosse somme di denaro, in parte provento della sua attività di spaccio, in parte messe a disposizione da un altro rodigino che, per motivi che verranno chiariti nel prosieguo della vicenda giudiziale, ha elargito nel corso del tempo decine e decine di migliaia di euro.
Lo studio delle abitudini di questi soggetti, la metodicità con cui i soggetti affrontano la giornata unitamente all’attività investigativa tecnica e all’esame dei contatti avuti il giorno del decesso, ha permesso alla Procura di Rovigo di compendiare un robusto quadro probatorio utile a sostenere la richiesta di misure cautelari necessarie per far cessare il traffico dell’eroina gialla in questa Provincia.
Alle prime luci dell’alba del 26.01.2022, questa Squadra Mobile ha dato così esecuzione all’ordinanza n.36/22 emessa dal GIP Raffaele BELVEDERI che ha disposto:
1) la custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino nigeriano G.O. domiciliato a Ferrara, di anni 22, ritenuto responsabile dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato;
2) gli arresti domiciliari nei confronti di un rodigino R.R. 41 enne che, in base agli atti, ha a suo carico gravi indizi di responsabilità, per aver acquistato dallo spacciatore nigeriano la sostanza letale per poi rivenderla lo stesso giorno alla vittima oltre che per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti,
3) L’obbligo di dimora nei confronti di un terzo soggetto, anch’esso rodigino, N.B. di anni 54, che in più occasioni ha concorso nell’attività di spaccio recandosi personalmente a Ferrara per ritirare il quantitativo di sostanza stupefacente precedentemente ordinato.
Risulta altresì indagato colui che ha finanziato, con ingenti quantitativi di denaro, questo commercio illecito di sostanze stupefacenti nel centro rodigino.
Nel corso delle perquisizioni disposte dal Dott. Bigiarini presso le abitazioni degli indagati, nello specifico a Ferrara, è stata rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente di tipo eroina e cocaina, già confezionata in dosi, occultata nel bastone scorritenda. Per tali ragioni, si è proceduto anche con l’arresto in flagranza dello spacciatore nigeriano.