Nella giornata di venerdì, verso le ore 13.20, la Centrale Operativa della Questura riceveva una richiesta di aiuto da parte di dipendenti del COIN di Piazza Castello, ove era stata segnalata una colluttazione tra un addetto alla vigilanza e una persona di origine magrebina per un furto di oggetti di vario genere.
Agli Agenti della Squadra “Volante”, giunti immediatamente sul posto, veniva indicato un uomo seduto sulle scale interne al negozio, sorvegliato dal vigilante.
Costui – in seguito identificato per O. E. H., nato nel 1984 in Marocco – alla vista degli Agenti iniziava ad inveire contro l’addetto alla vigilanza, sostenendo di essere stato incolpato ingiustamente, cercando più volte, senza successo, di divincolarsi dalla sorveglianza nel tentativo di darsi alla fuga.
L’addetto alla vigilanza spiegava ai poliziotti di conoscere il fermato per averlo sorpreso in altre precedenti occasioni a sottrarre merce dal negozio.
In questa circostanza, inoltre, lo stesso addetto aveva seguito il soggetto da lontano lungo le corsie, e lo aveva sorpreso a prelevare alcune confezioni di profumo per poi dirigersi velocemente verso le casse, superandole senza pagare e facendo, così, scattare l’allarme anti taccheggio. Per questi motivi, quindi, raggiungeva velocemente l’interessato intimandogli di fermarsi: a questo punto ne nasceva una colluttazione; lo straniero, vistosi alle strette, gli scagliava contro le confezioni di profumo, dopodiché lo spingeva e lo strattonava. Il vigilante, tuttavia, riusciva a bloccarlo in attesa dell’arrivo della Polizia, allertata nel frattempo da un’altra dipendente del negozio.
Accertata la quantità di merce oggetto del tentativo di rapina e quantificata per un valore totale di alcune centinaia di euro, O. E. H. veniva accompagnato in Questura per l’identificazione. Dagli accertamenti effettuati negli Uffici di Viale Mazzini costui risultava irregolare sul Territorio Nazionale e già segnalato per numerosi reati contro il patrimonio stupefacenti.
In considerazione dei quanto accaduto gli Agenti procedevano all’arresto di O. E. H. per il reato di tentata rapina. Dopo aver informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, l’arrestato veniva associato alla locale Casa Circondariale “F. DEL PAPA” a disposizione dell’A.G..
Nella mattinata di ieri, dopo l’interrogatorio di garanzia, il Giudice disponeva la misura della Custodia Cautelare in Carcere a carico dell’indagato.
Si rappresenta che la misura è stata disposta dal Giudice nella fase dell’indagine preliminare e che per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza dell’indagato in relazione alla vicenda, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.