L’anno sociale dei Lions Club, iniziato ufficialmente con il congresso di apertura di inizio settembre, prende il via operativamente con il mese di ottobre. In questi giorni i 53 Club Lions e i 10 Club Leo (giovani Lions) del nostro distretto, comprendente le province di Verona, Vicenza, Trento e Bolzano, sono impegnati a programmare i service del nuovo anno, secondo le linee guida internazionali.
Molti sono i service individuati dai vari Club sia a livello locale, con interventi a favore del proprio territorio, sia a livello distrettuale o nazionale, col sostegno di progetti più ampi. Per citarne alcuni a titolo di esempio, la prevenzione oncologica nelle scuole, col Progetto Martina; la comprensione della diversità e della disabilità nelle scuole primarie, col Progetto Kairos; la raccolta di occhiali usati; gli interventi a favore degli ipovedenti e non vedenti; la prevenzione del diabete. Ma soprattutto, in questo periodo di emergenza sanitaria, molti Club stanno portando avanti le iniziative attivate fin dall’inizio della pandemia, con raccolte fondi che a settembre avevano raggiunto in tutta Italia la cifra di oltre 6 milioni di euro, investiti in parte in attrezzature sanitarie donate agli ospedali e in parte per un primo sostegno economico alle famiglie.
Ora, l’attenzione all’emergenza sociale, scaturita da quella sanitaria, ha spinto il Consiglio dei Governatori a concordare un piano nazionale di azione. Per questo si sta avviando un nuovo service nazionale, conseguenza del grave periodo di crisi post-Covid: il progetto “Lavoro, Famiglia, Nuove povertà”.
Per il nostro distretto, portavoce dell’iniziativa è il Governatore Leonardo di Noi, che ha precisato: «Il progetto, che ha lo scopo di “adottare” sia famiglie in difficoltà sia microimprese del territorio con gravi problemi economici e a rischio di chiusura per la pandemia, si propone di fornire assistenza e supporto alle persone coinvolte, sensibilizzare gli Enti preposti e intervenire direttamente attraverso i Club in diverse forme e modalità: fornendo beni di prima necessità; raccogliendo fondi sia direttamente dai soci sia con interventi mirati, come raccolte alimentari, eventi, lotterie; operando a stretto contatto con Comuni, Parrocchie, Associazioni assistenziali; ma soprattutto, assicurando un aiuto non solo economico, ma anche di consulenza, offrendo gratuitamente le diverse professionalità dei soci, attraverso una banca del tempo e delle competenze, in fase di realizzazione».
Con questa iniziativa, i Lions vogliono essere presenti e attivi in questo delicato momento storico con lo stesso spirito di servizio che portano avanti fin dalla fondazione, oltre 100 anni fa: Club di persone che si mettono a disposizione dei bisogni della società, non solo economicamente, ma anche secondo le capacità e le competenze individuali.